Inchieste
Bambole del sesso per pedofili in vendita nel Dark Web

A distanza di anni riemerge il mercato delle bambole gonfiabili per pedofili. La scoperta è stata fatta da noi di matricedigitale durante le nostre ricerche nel lato più oscuro della rete internet. La materia è stata affrontata già qualche tempo e riportata nel libro “la prigione dell’umanità”, ma il business sembra essere migliorato.
Non solo un modello grafico di sito web rammodernato, ma anche la presenza di un carrello di commercio elettronico. Inoltre c’è la possibilità di scegliere non più su tre modelli, ma su una ventina di campioni, compreso uno che raffigura una bambola Hentai simile alla nota Lamu. L’altezza parte dal metro fino ai 124 cm e questo denota una rappresentazione di bambine d’età compresa tra i 4 ed i 6 anni.
Per quanto concerne invece i costi della merce proibita, si parte dai 260 dollari per arrivare fino ai 360. In una sezione del sito riservata alle Frequently Asked Questions è possibile ricavare maggiori informazioni sul servizio offerto.
In sintesi, la merce è di fabbricazione cinese, la consegna è garantita in tutto il mondo tramite DHL, ma la notizia più sorprendente è che consentono il pagamento all’arrivo con ritiro del pacco presso un punto di smistamento DHL. Unica differenza tra l’ordine pagato in anticipo e quello saldato alla consegna è la differenza di 25 euro per la consegna.
Tutto bello potrebbe sembrare se si hanno delle perversioni simili, ma c’è sempre un dubbio. Queste bambole sono bandite e quindi illegali e molto spesso dietro questi servizi, si nascondono agenti delle forze dell’ordine pronti a stanare criminali in giro nella rete.
Speriamo sia così anche questa volta.
Inchieste
KillNet ed il suo battaglione Legion ostile alla NATO. Intervista esclusiva agli hacker russi che hanno colpito l’Italia

L’Italia è precipitata nella guerra cibernetica attesa da tempo con gli attacchi hacker che hanno sconquassato i siti governativi del Ministero della Difesa, che ha smentito, ACI, Iss e molti altri. Ad accendere il dibattito pubblico è stata la paternità dell’attacco. Secondo molti c’è differenza tra KillNet e Legion, ma la redazione li ha contattati per comprendere meglio chi sono coloro che hanno destabilizzato le certezze sulla tenuta informatica di un paese avanzato come l’Italia.
L’intervista è stata realizzata in russo e ci scusiamo per eventuali sbavature nella traduzione e vi anticipiamo che non è stato possibile controbattere alle loro dichiarazioni per motivi tecnici dovuti alla piattaforma Telegram.
Aldilà degli ideali espressi,
su cui la redazione prende fermamente le distanze perchè condanna ogni guerra
scopriamo chi sono, come sono strutturati, se sono legati all’intelligence russa e se continueranno a fare danni in Italia o altrove.

Intanto, l’indiscrezione data da Matrice Digitale sugli attacchi ai media è stata confermata dalla stessa Legion con un commento ironico sul profilo Twitter “It’s Biden“.
Esclusiva: Media Italiani sotto attacco dei “ragazzi” di Legion e KillNet
Qual è la differenza tra Killnet e Legion? Dite che siete diversi, ma su Telegram siete connessi.
Sono il fondatore di Killnet, sono il fondatore di Legion. L’ho creato io, ma non voglio controllarlo. Stiamo formando migliaia di persone pronte a combattere la NATO in futuro. Quando Legion sarà formata e avrà un proprio sistema di gestione, li lascerò senza la mia supervisione.
Quando è nato Killnet e qual è il suo scopo?
KILLNET è nato nel 2021. Fin dall’inizio, abbiamo fornito servizi DDOS per le aziende concorrenti. Quando è scoppiata la guerra, abbiamo chiuso il servizio e ci siamo convertiti ad azioni collegato all’estensione dell’Internet nazionale russo.
Quando è nata Legion e a cosa serve?
Lo scopo di Legion è la distruzione della NATO.
Legion è un collettivo indiano noto per essere anti-russo, avete legami con loro o siete un gruppo diverso?
Legion non è un collettivo, ma un’unità speciale. Possiamo definirlo un battaglione che comprende 5 unità di forze speciali. 4 di loro hanno una specifica di attacco DDoS. 1 Squadra è la Squadra di hacking. Come ho già detto, la Legione è un ramo della KILLNET.
Gli Stati Uniti non vi riconoscono come un’entità associata all’intelligence russa. Siete un gruppo finanziariamente motivato, singoli attivisti o ragazzi che amano creare danni “grossi” da queste parti?
Sono una persona comune della Russia. In tutto il tempo in cui abbiamo lavorato, nessuna persona dalla Russia ci ha offerto un aiuto finanziario. Per quanto riguarda le agenzie governative, è sciocco pensare di avere a che fare con loro. Non siamo bambini. Abbiamo un alto profilo di età, ma non siamo alla ricerca di avventure per divertimento. Stiamo creando danni a quei Paesi che stanno motivando questa guerra. Combatteremo la guerra come sappiamo fare con coloro che aiutano i nazisti in Ucraina. Se gli Stati Uniti pensano che siamo dei bambini, vi dico che ho mandato gli Stati Uniti a quel paese. Stiamo preparando una grande sorpresa per loro.
Secondo alcune ricerche effettuate, sembra che stiate utilizzando un servizio DDoS simile alla botnet Mirai, secondo alcuni rapporti si tratta di Mirai. Cosa c’è di vero in queste due riflessioni?
Prima di tutto, coloro che fanno ricerche sui nostri attacchi sono idioti e pagliacci. La botnet Mirai e la Mirai Squad sono la stessa cosa. Ma si tratta di una Squadra di 5, Killnet non fa parte di queste squadre. Che tipo di alimentazione utilizza KILLNET? A questa domanda risponderanno 500.000 computer negli Stati Uniti.
DdoS è l’unica cosa che sapete fare?
Al momento stiamo sviluppando l’infrastruttura informatica del nostro movimento. Le nostre competenze non si limitano agli attacchi ddos. È il più semplice. La mia azione preferita contro i nemici sono i cryptolocker, le iniezioni e altro ancora. Al momento abbiamo oltre 30 tipi di specifiche.
Quanto è stato difficile entrare in Italia? Quali erano gli obiettivi del Paese per cui vi siete candidati e quali no?
Non ci sono difficoltà ad entrare in nessun Paese. C’è una difficoltà solo nel comprendere l’atteggiamento dello Stato nei confronti del nazismo. È per questo che facciamo ricerca. Se si intende “L’Italia ha una buona protezione per i suoi server?” no, non ce l’ha. La vostra infrastruttura di rete presenta enormi lacune. Se volessimo attaccare i vostri ISP, Internet cesserebbe semplicemente di esistere. Ma non siamo vandali e non siamo contro la gente comune. Siamo contro il governo nazista!
Sostenete la propaganda russa? Se sì, perché?
Amo il mio paese! Il mio Paese non ha propaganda, il mio Paese ha solo un obiettivo: distruggere i nazisti in Ucraina. I vostri Paesi sono pieni di propaganda statunitense. Sono loro i vostri veri nemici, ma non la Russia. Lo capirete presto!
Come considerate la scelta di Anonymous nello scendere in campo in favore dell’Ucraina?
Non lo considero un nemico. Coloro che dicono di essere anonimi e parlano contro il popolo russo non sono veri hacker. Sono chiaramente propagandisti provenienti dall’Ucraina. Anonymous non sosterrà mai in vita sua il governo degli Stati Uniti. Anonymous non minaccerà mai le persone.
Inchieste
Non solo Huggy Wuggy: genitori attenzione a Phasmofobia

Dopo lo scandalo di Huggy Wuggy, inizia un percorso informativo sui giochi inappropriati che vengono proposti dagli YouTubers ai bambini più piccoli. Il problema essenziale risiede innanzitutto in due fattori:
- Il primo genitoriale dovuto dal fatto che molti bambini di scuola elementare non navigano su YouTube dalla versione Kids
- Il secondo autorale dove la responsabilità è in capo agli youtubers che non esitano a proporre contenuti inappropriati proprio perché sanno bene che la fascia d’età più numerativa e più consistente del loro pubblico è rappresentata spesso dagli under 13.
Il motivo per il quale c’è bisogno di sollevare il campanello di attenzione è dovuto al fatto che per responsabilità dei genitori, i figli vengono spesso messi nella condizione di navigare su internet senza il controllo costante di chi dovrebbe in primis vigilare.
Presentiamo Phasmofobia
Un gioco che oggi va di moda su YouTube e viene utilizzato per spaventare i bambini, con il fine di appassionarli a storie di paura, è Phasmofobia.
Secondo quanto riporta Wikipedia, Phasmophobia è un videogioco horror indie sviluppato e pubblicato da Kinetic Games. Il gioco è stato reso disponibile con accesso anticipato attraverso la piattaforma Steam per Microsoft Windows nel settembre 2020, insieme al supporto per la realtà virtuale. Il gioco ha ricevuto un notevole afflusso di popolarità il mese seguente all’uscita, grazie a diversi streamer popolari su Twitch e YouTuber che hanno giocato prevalentemente durante il periodo di Halloween. Il 15 ottobre 2020 il gioco era al sesto posto tra i giochi più popolari su Twitch, ed è stato il gioco con maggiori vendite mondiali su Steam per diverse settimane da ottobre a novembre 2020.
Chi sono gli YouTuber che propongono il gioco ai minori?

La lista è lunga, ma basta lo screen riportato in alto per comprendere che le visualizzazioni corrispondono a milioni di contatti complessivamente e questo lascia intendere che una percentuale cospicua sia composta da under 13. Si potrebbe essere ancora più pignoli, se consideriamo che gli under 13 hanno visto ed osservato la promozione di un gioco vietato ai minori di 17 anni. Non è un caso, però, che alcuni youtuber in questione propongano gadgets natalizi o pasquali, tipo le uova di cioccolato, rivolti proprio ai minori.
Per rendere l’idea della pericolosità che risiede nei contenuti di Phasmofobia, la modalità di gioco prevede l’utilizzo di crocifissi, tavole Ouia, inducendo i minori ad avvicinarli al mondo dello spiritismo. Anche in questo caso, come nella fattispecie del dark web, cercare di capire cosa siano le tavole spiritiche su YouTube, riporta in un calderone simile e non proprio indicato per i bambini.

Inchieste
Un “cyborg” dentro Azovstal: la propaganda occidentale elogia Terminator Azov

Nei giorni scorsi si è svolta una conferenza stampa dove il comandante del battaglione Azov si è fatto accompagnare da Ilya Samoilenko, capo dell’intelligence del commando asserragliato nell’acciaieria Azovstal da diverso tempo.
Il suo inglese perfetto ha stupito in molti e le sue risposte hanno fugato quelli che gli stessi combattenti considerano “luoghi comuni” diffusi dalle televisioni:
“Noi siamo un esercito formato dalla NATO”
Una dichiarazione mendace che tende a sviare quello che si conosce bene nel segmento della guerra e che riguarda quello che è stato definito l’esercito del futuro, altamente specializzato, che ha avuto un addestramento NATO dal consigliere economico di Zelensky nella puntata di Otto e Mezzo di venerdì 6 maggio.
“Non siamo un battaglione nazista”
Il neonazismo non è altro, secondo molti, che un forte nazionalismo spinto dal senso di rivalsa contro l’imperialismo sovietico. Stesso sentiment, lo si vive da tempo in paesi come la Polonia, anch’essa sodale contro i russi, ma che fino a ieri era stata additata dalla stampa italiana come espressione di molti gruppi neo nazisti collegati ai nostri di estrema destra. Dato per buono quello che sostengono, non si spiega perché la simbologia utilizzata dall’esercito ucraino si riferisca spesso a simboli nazisti. Anche la svastica è stata sdoganata nella tv italiana come “un simbolo non necessariamente cattivo” da esponenti ucraini.
Si riporta un reportage sulla simbologia nazista utilizzata non solo dal battaglione Azov, ma dall’intero esercito ucraino.
“Non ci hanno fornito le armi promesse”
Vero, non sono arrivate le armi promesse, ma l’Azov utilizza già armi di primissimo piano che secondo alcuni esperti provengono non solo dagli armamenti dello sgangherato esercito ucraino, ma da quelli inglesi. Inoltre, sono sempre più frequenti le voci di analisti che sostengono la presenza di gruppi specializzati asserragliati nell’acciaieria insieme al battaglione ucraino.
Un “Cyborg” nell’acciaieria come nel film Terminator
Secondo quanto riportato dall’ANSA, Ilya Samoilenko è definito nell’ambiente militare “Cyborg” perchè è un invalido di guerra, ricostruito nel braccio con una protesi in titanio e con un occhio di vetro, il capo dell’intelligence del battaglione Azov è il soldato patriota perfetto figlio di una nota e famosa agente di casting nel settore cinematografico del paese, che non ha avuto modo di collaborare con Zelensky secondo alcune ricerche effettuate in rete.

L’ANSA, come dichiarato nell’articolo, non fa che riportare la narrazione dei media ucraini dando spazio ad un uomo della resistenza con un passato disdegnato dall’occidente fino allo scoppio del conflitto ucraino, senza porsi alcune domande sul ruolo nell’acciaieria e soprattutto sulla conferenza stampa utilizzata per rispondere puntualmente alle controverse indiscrezioni diffuse dall’informazione occidentale negli ultimi giorni.
Fonti:
Propaganda occidentale: fake news di Zelensky sulla Crimea affonda la credibilità del giornalismo
La propaganda occidentale ha perso: ecco le armi “spuntate” messe in campo dai media
La propaganda occidentale ha fallito ed ora ha paura: il COPASIR monitora le tv italiane
-
Inchieste3 settimane fa
Spazio cibernetico: come cambia il concetto di sovranità nazionale
-
Editoriali2 settimane fa
Guerra Cibernetica: gli “attacchi” Russi che smentiscono ancora la stampa italiana
-
DeFi2 settimane fa
Altro furto nella blockchain. 15 milioni sottratti a Deus Finance
-
DeFi2 settimane fa
L’esperimento bitcoin di El Salvador non riscuote il successo sperato
-
DeFi2 settimane fa
Prestiti flash: come gli hacker truffano la DeFi per miliardi di dollari l’anno
-
DeFi1 settimana fa
Continuano le truffe “milionarie” DeFi nell’infallibile blockchain
-
Inchieste1 settimana fa
Dubai Porta Potty: anche il suicidio è fake. “Bisogna segnalare chi ne parla”
-
Inchieste1 settimana fa
Cina attacca militari del Sud Est Asiatico con l’APT OverridePanda