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Cloud Italiano qual è il Trend del 2024? Aziende e servizi disponibili

Tempo di lettura: 5 minuti.

Il concetto di Cloud è definitivamente esploso nell’infrastruttura IT del Paese, nonostante alcune critiche verso la scelta di migrare al di fuori dell’azienda o della Pubblica Amministrazione le proprie infrastrutture informatiche. Più si va nel futuro, più aumentano gli investimenti nel settore e più prendono piede progetti architettonici nazionali virtuali al di fuori delle immaginarie caserme dell’esercito dove custodire i datacenter dei dati di cittadini, Istituzioni ed imprese. Prima di entrare nel merito dell’analisi del mercato italiano, è obbligo chiarire cosa sia un Cloud e quali siano le sue diversificazioni tecnologiche che con gli anni hanno evoluto il concetto di web hosting.

Cloud Pubblico o Privato?

La differenza principale tra il Cloud Ibrido e il Cloud Pubblico risiede nella loro architettura e nel modo in cui gestiscono i dati e le risorse IT. Entrambi fanno parte del più ampio ecosistema del cloud computing, ma servono esigenze diverse e offrono vantaggi unici.

Cloud pubblico

Il Cloud Pubblico è un modello di cloud computing in cui i servizi e le infrastrutture sono ospitati da un provider di cloud e resi disponibili al pubblico o a grandi gruppi industriali tramite Internet. Queste risorse, come server e storage, sono di proprietà e gestite dal provider di cloud e condivise tra tutti i clienti. Gli utenti accedono ai servizi e li gestiscono tramite un browser web e pagano in base al consumo, senza dover investire in hardware o manutenzione. Ecco una lista dei cloud pubblici italiani in concorrenza con i big USA Amazon Web Services (AWS), Microsoft Azure e Google Cloud Platform (GCP) che forniscono servizi Cloud, ma lo fanno da piattaforme fisiche dislocate all’estero.

Il mercato Cloud in Italia

Secondo una ricerca di mercato realizzata da osservatori.net, il Cloud in Italia ha registrato un incremento del 19%, raggiungendo un valore complessivo di 5,51 miliardi di euro. Questo aumento sostanziale sottolinea l’importanza crescente del cloud computing come pilastro della digitalizzazione aziendale in Italia. La spesa per la componente Public & Hybrid Cloud ha segnato la crescita più significativa, attestandosi a 3,729 miliardi di euro, con un aumento del 24% rispetto all’anno precedente. Questo dimostra l’importanza della flessibilità e della scalabilità offerte da queste soluzioni cloud per le imprese italiane. I servizi infrastrutturali (IaaS) hanno mostrato una notevole crescita del 29%, raggiungendo i 1,511 miliardi di euro, a conferma dell’aumento della domanda di risorse di calcolo e storage flessibili e scalabili. Parallelamente, i servizi Software (SaaS) hanno mantenuto un ruolo significativo nel mix di spesa, testimoniando la continua propensione delle aziende verso soluzioni software basate sul cloud.

Le aziende Cloud Service Provider in Italia

Fornitore Cloud Pubblico Cloud Privato Data Center-Colocation MSP/System Integrator Fornitore CyberSecurity Fornitore Connettività Fornitore Telefonia
Aruba
Cdlan
CoreTech
Elmec
Fastweb
Hosting Solutions – Genesys informatica
Naquadria
Netalia
Netsons
Noovle (TIM)
Reevo – It.net
Register – Keliweb
Retelit
DHH (Seeweb ed altri)
ServerPlan
Tiscali
Vianova – Host.it

Quali sono i servizi Cloud

I livelli di servizio più diffusi nel cloud computing sono IaaS, PaaS e SaaS, ognuno dei quali offre un diverso bilanciamento tra controllo, flessibilità e facilità d’uso, permettendo alle aziende di scegliere la soluzione più adatta alle loro specifiche esigenze IT.

IaaS (Infrastructure as a Service)

IaaS, acronimo di Infrastructure as a Service, è un modello di cloud computing che fornisce risorse informatiche virtualizzate tramite Internet. In questo modello, il provider di servizi cloud offre infrastrutture quali server virtuali, rete, storage e sistemi operativi agli utenti, consentendo loro di eseguire e gestire software, inclusi sistemi operativi e applicazioni, senza dover acquistare, gestire o mantenere l’hardware fisico. IaaS offre un’alta flessibilità e controllo sulle risorse IT, rendendolo ideale per workload variabili, sperimentazione, e per aziende che necessitano di una soluzione rapida per estendere la loro infrastruttura esistente. IaaS è spesso utilizzato per hosting di siti web, storage di dati, ripristino di emergenza e come piattaforma per l’esecuzione di applicazioni complesse. Amazon EC2 (Elastic Compute Cloud) è un servizio di IaaS offerto da Amazon Web Services. Consente agli utenti di noleggiare capacità di calcolo virtualizzata su Internet, eliminando la necessità di investire in hardware fisico costoso. Gli utenti possono avviare istanze (server virtuali), configurarle in base alle proprie esigenze, scalare la capacità su o giù in modo elastico e pagare solo per le risorse che effettivamente utilizzano. EC2 è ampiamente utilizzato per eseguire applicazioni web, database, server di giochi e molto altro, offrendo flessibilità e scalabilità.

PaaS (Platform as a Service)

PaaS, o Platform as a Service, è un modello di cloud computing che fornisce un ambiente di sviluppo e distribuzione completo nel cloud, con risorse che permettono agli utenti di sviluppare, gestire e distribuire applicazioni senza la complessità di dover costruire e mantenere l’infrastruttura tipicamente associata allo sviluppo e al lancio di un’app. Questo ambiente può includere sistemi operativi, server di database, strumenti di sviluppo software, sistemi di gestione dei servizi, supporto per lo sviluppo di applicazioni web, e altro ancora. PaaS è particolarmente utile per gli sviluppatori che vogliono concentrarsi sulla creazione di software senza doversi preoccupare della gestione dell’hardware, dei software di sistema o delle dipendenze dell’infrastruttura sottostante. Microsoft Azure App Services è un esempio di PaaS che fornisce un ambiente per sviluppare, testare, implementare e gestire applicazioni senza doversi preoccupare dell’infrastruttura sottostante. Supporta vari linguaggi di programmazione come .NET, Java, Ruby, Node.js, PHP e Python, permettendo agli sviluppatori di lavorare nel linguaggio con cui si sentono più a loro agio. Offre inoltre integrazioni con database, autenticazione e altri servizi Azure, rendendolo un’ottima scelta per sviluppare applicazioni web e mobili scalabili ed ha come principale competitor Amazon Web Services.

SaaS (Software as a Service)

SaaS, che sta per Software as a Service, è un modello di distribuzione software in cui le applicazioni sono ospitate da un fornitore di servizi cloud e rese disponibili agli utenti su Internet, di solito su base abbonamento. Questo modello elimina la necessità per gli utenti di installare e eseguire applicazioni sui loro computer o nei loro data center, riducendo così le spese di acquisto hardware, manutenzione software, e il sovraccarico di gestione IT. Gli utenti accedono all’applicazione SaaS tramite un browser web, con l’applicazione stessa gestita interamente dal fornitore di servizi cloud. Questo modello è ideale per applicazioni aziendali come email, gestione delle relazioni con i clienti (CRM), fatturazione, gestione dei progetti e collaborazione di squadra, poiché offre facile accessibilità, scalabilità e convenienza. Google Workspace (precedentemente noto come G Suite) è un insieme di strumenti di produttività e collaborazione basati su cloud che rappresenta un classico esempio di SaaS. Include servizi come Gmail per la posta elettronica, Google Drive per lo storage di file, Google Docs e Sheets per l’elaborazione di testi e fogli di calcolo, Google Meet per le videoconferenze e molti altri. Gli utenti possono accedere a questi servizi da qualsiasi dispositivo con una connessione Internet, collaborare in tempo reale e sfruttare le funzionalità basate su cloud senza preoccuparsi della manutenzione del software o dell’infrastruttura server.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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