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Dubai Porta Potty: anche il suicidio è fake. “Bisogna segnalare chi ne parla”

Tempo di lettura: 2 minuti.

In questi giorni sta spopolando una malsana teoria che racconta di influencer dedite alla coprofagia per soldi.

In sintesi, facoltosi ricchi arabi, pagano 25 mila dollari anticipati per defecare nelle bocce delle influencer e, in caso di soddisfazione della prestazione, raddoppiano la cifra.

Il Riformista ha parlato di questa notizia chiedendomi delucidazioni sull’esistenza del fenomeno

Leggi articolo Riformista su Dubai Porta Potty

Leggi intervista al Riformista con analisi del fenomeno

Per riassumere la teoria espressa nell’intervista, il fenomeno è vero e non è escluso che esista, ma perchè promuoverlo visto che è diffuso da tempo ed in rete sono presenti molti video a tema su siti specializzati?

A nessuno, se non pochi curiosi o appassionati sul tema, viene in mente di cercare certe pratiche in Rete ed è per questo che è pericoloso estendere un fenomeno del genere sui social dove i minorenni assistono a scene che alcuni adulti nemmeno vedono nel ciclo della loro vita.

Dubai Porta Potty non è altro che un caso creato ad hoc su storie vere che non sono patinate a colpi di 50 mila euro, ma nascondono verità molto più gravi e che coinvolgono anche bambini.

Il suicidio della donna ugandese a Dubai

Sei giorni fa è morta una donna ugandese lanciandosi nel vuoto da un grattacielo di Dubai e subito è partita la correlazione “modella suicida”. No, non è così, e non c’è stato bisogno di scomodare fonti e ricerche in rete, ma a leggere il report dei media ugandesi, la donna africana è stata identificata e non è collegata allo scandalo porta potty, bensì a un sospetto di traffico di esseri umani visto che non era associata a nessuna delle organizzazioni che fanno da mediazione tra l’Ufficio Affari Esteri degli Emirati ed il paese africano.

Leggi articolo su suicidio trattato in UGANDA

Ne parlano i TG del caso Dubai Porta Potty

Secondo alcuni influencer su Tik Tok, addirittura ne parlano i tg degli emirati. Andando sul Google News degli EAU e si cerca la parola Dubai Porta Potty, il risultato è chiaro:

NULLA

Questa tendenza deve essere eliminata dai social e si dovrebbero segnalare gli utenti che ne parlano, montando casi pericolosi per la psiche dei minori.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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