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Inchieste

Perchè è importante la lista Epstein e cosa c’entra Anonymous?

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Nel caso di Jeffrey Epstein, il finanziere statunitense che si è suicidato nel 2019 mentre aspettava il processo per crimini sessuali, sono emersi nuovi dettagli e c’è una conferma su Anonymous. Una serie di documenti giudiziari resi pubblici ha rivelato oltre 150 nomi collegati a Epstein, tra cui figure di alto profilo come il principe Andrea, gli ex presidenti degli Stati Uniti Bill Clinton e Donald Trump, oltre a celebrità come Michael Jackson, David Copperfield e lo scienziato Stephen Hawking.

Contesto e Significato dell’Elenco

Questi nomi erano precedentemente identificati come ‘John o Jane Does’ in una causa contro l’ex amante di Epstein, Ghislaine Maxwell. È importante sottolineare che l’elenco non contiene alcuna accusa di complicità nei crimini di Epstein. Il giudice ha deciso per la pubblicazione dei documenti perché gran parte delle informazioni in essi contenute sono già di dominio pubblico e menzionano figure i cui nomi erano già noti, inclusi amici di alto profilo di Epstein e vittime che hanno parlato pubblicamente.

Dettagli Specifici e Casi Singoli

Tra i nomi nell’elenco, alcuni sono menzionati solo di sfuggita in procedimenti legali. Ad esempio, Stephen Hawking viene nominato da Epstein in un’e-mail riguardante “false accuse” di partecipazione a un’orgia minorile nelle Isole Vergini. Un altro nome nell’elenco è Jean-Luc Brunel, un agente di modelli francese vicino a Epstein, che si è suicidato in carcere nel 2022 in attesa di processo con l’accusa di aver violentato ragazze minorenni.

Reazioni e Speculazioni

Da anni, elenchi inventati e foto manipolate di Epstein circolano nei gruppi cospirazionisti di internet, alimentando speculazioni sui potenziali soci del finanziere. L’annuncio della pubblicazione dell’elenco ha riacceso questa frenesia. Ad esempio, il comico Jimmy Kimmel ha minacciato azioni legali dopo che sui social media si è speculato sulla possibile presenza del suo nome nella lista, in cui non figura.

Perchè i media italiani sono preoccupati?

La pubblicazione di questi documenti giudiziari getta luce su un’ampia rete di contatti di Epstein, già nota in parte, ma non implica necessariamente la complicità di queste figure nei suoi crimini.

Preoccupa però il fatto che il pedofilo avesse rapporti con l’establishment della dirigenza del Partito Democratico statunitense ed i risultati sono già evidenti sulla Stampa.

Clinton o Trump?

Clinton era il migliore amico di Epstein viste le frequentazioni, addirittura 50, ed il quadro di lui vestito come la moglie Hillary in una nota copertina di un mensile USA. L’influenza della coppia è ancora forte oggi sui media italiani, come dimostrano i rapporti di alcuni big con Podesta svelati da Wikileaks, responsabile della campagna elettorale di Hillary, oppure lo stesso Vaticano che ultimamente ha incontrato Clinton ed il rampollo Alex Soros alla corte di Papa Francesco.

La paura dei media è talmente forte ed il Corriere l’ha dimostrato pubblicando un articolo dove si citano Trump e Bill Clinton nello stesso periodo e si confondono le acque sulle 50 presenze che dal testo sembrerebbero accreditate all’ex presidente USA tanto odiato dalla stampa italiana che fece il tifo per Hillary Clinton sbagliando le previsioni. Dopo diverse segnalazioni sui social, l’articolo è stato aggiornato ed ha rimosso il nome dell’ex presidente USA, lasciando solo quello di Bill Clinton e dell’astrofisico Stephen Hawking.

Vogliono mettere in mezzo Donald, ma non è presente.

Donald Trump jr. ha smentito pubblicamente il coinvolgimento del padre nella vicenda e ci sono diverse testimonianze che confermano l’assenza di Trump a sedute di massaggi o ad orge che venivano organizzate dal miliardario.

Trump mai visto nel ranch di Epstein nel New Mexico né nella residenza di New York.

“Hai mai massaggiato Donald Trump?”

“No.”

“Hai mai visto Donald Trump a casa di Jeffrey Epstein?”

“Non che io possa ricordare.”

“Sulla sua isola?”

“No. Non che io possa ricordare.”

Il caso Anonymous

Nel bel mezzo della campagna elettorale, gli hacktivisti di Anonymous hanno attaccato Donald Trump per il caso Black Live Matters, citando tra le altre cose un eventuale coinvolgimento con Epstein. Questo aspetto passò inosservato a molti tranne a chi studia i movimenti di Anonymous sui grandi temi e la notizia falsa su un coinvolgimento di Trump era già nota al contesto politico. Questo scenario conferma l’aderenza di Anonymous a controverse sfere politiche che esulano dall’hacktivismo come segnalato tempo fa da Matrice Digitale ai lettori.

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