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Pirateria e pornografia infantile: la russa DDOS Guard nell’occhio dei riflettori

Tempo di lettura: 3 minuti. E’ il competitor illegale di Cloudflare ed assicura un servizio bullet proof.

Tempo di lettura: 3 minuti.

Questa società permette attività illegali ed attualmente è cliente del forum pedofilo più grande e visitato al mondo (sul clear web). Nel più grande forum di pedofili sul clear web c’è pornografia minorile (molta in realtà) e persino traffico di minori.

Ad esempio DDoS-Guard, è un’azienda senza scrupoli che preferisce il denaro alla moralità o alla legalità.

Tempo fa questa azienda si è resa conto che poteva fare molti soldi con siti illegali, siti che aziende come Namecheap, Cloudflare tra gli altri non avrebbero mai accettato. E questo fa sì che un mercato abbia molta domanda e DDoS-Guard se ne è reso conto e da anni ha clienti che caricano materiale illegale ed guadagnano denaro con truffe, pirateria, pornografia illegale tra gli altri.

Eventi controversi relativi a DDoS-Guard:

  • Terrorismo: DDoS-Guard per un certo periodo di tempo aveva clienti terroristi e chiamati Hamas. DDoS-Guard ha ignorato le segnalazioni di abuso in merito fino a quando qualcuno presso RIPE NCC non ha parlato di questo.
  • DDoS-Guard e siti web di pornografia infantile: attualmente molti siti web di pornografia infantile utilizzano l’infrastruttura di DDoS-Guard. Molti pedofili usano DDoS-Guard perché ha server protetti e ciò rende un po’ più difficile per una società di hosting rendersi conto che ha un cliente con un sito web di pornografia infantile.
  • DDoS-Guard e traffico di droga: DDoS-Guard in passato aveva clienti trafficanti di droga e DDoS-Guard ha guadagnato denaro con uno dei più grandi negozi di droga al mondo. Per oltre 1 anno DDoS-Guard ha rifiutato di sospendere il servizio a questi trafficanti di droga e durante questo periodo il dipartimento di abuso di DDoS-Guard ha ignorato le segnalazioni di abuso: imgur.com/a/xGeceog

A causa della permessa attività illegale di vendita di droga, ora appare il seguente testo su Wikipedia: “DDoS-Guard è sospettato di ospitare diversi truffatori di Internet responsabili di rubare dati bancari e uno dei più grandi negozi online di droga opera utilizzando l’infrastruttura associata a DDoS-Guard“.

Ciò riguarda anche le società di hosting, DDoS-Guard ha server protetti e ciò rende estremamente difficile per le autorità e altre persone raggiungere il server originale e avvisare di un sito web illegale. L’attività di DDoS-Guard è quella di coprire le orecchie delle società di hosting, il che rende possibile che la criminalità organizzata duri più a lungo come cliente in società di hosting.

Pirateria e furto di contenuti: principalmente i siti web di hacking sono siti illegali che sono clienti di DDoS-Guard. L’Unione Europea ha inserito l’azienda DDoS-Guard in una lista di sorveglianza della pirateria per aver ignorato le segnalazioni di abuso da parte di aziende e organizzazioni di film, serie TV, giochi pirata e musica. DDoS-Guard è così ovvio che non lo nasconde affatto. Gli indirizzi IP provenienti dai data center di Belize sono di siti web di pirateria. È così evidente che ignorano le segnalazioni di abuso DMCA che i domini che utilizzano l’infrastruttura di DDoS-Guard con il maggior traffico sono siti web di pirateria. Il sito web con il maggior traffico è un sito web di pirateria illegale. E non solo quello. Il secondo, terzo e persino l’ottavo sito web con il maggior traffico nell’infrastruttura di DDoS-Guard sono siti web di pirateria.

DDoS-Guard guadagna migliaia di dollari permettendo ai propri clienti di avere siti web di pirateria. La pirateria è un “business” e DDoS-Guard fa parte di questo business fornendo server “bulletproof” a questi siti web di pirateria.

Migliaia di aziende di hosting stanno subendo le azioni dell’azienda DDoS-Guard. Essa sta fornendo server “bulletproof” ai criminali in modo che chiunque voglia segnalare abusi alle aziende di hosting non possa farlo a meno di avere un ordine del tribunale.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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