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Twitter con Elon Musk rispetta più richieste governative: libertà di parola una finzione?

Tempo di lettura: 2 minuti. La piattaforma non ha rifiutato alcuna richiesta dal momento in cui Musk ne ha assunto la proprietà

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Nuovi dati mostrano che dopo l’acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk, la società ha registrato un aumento delle richieste governative rispettate, soprattutto in paesi come Turchia e India.

Aumento delle richieste governative rispettate

Dopo l’ingresso di Musk, Twitter ha ricevuto 971 richieste del governo, rispettandone 808 pienamente e 154 parzialmente. Prima dell’acquisizione, il tasso di piena conformità si aggirava intorno al 50%, mentre ora è superiore all’80%. Sotto la guida di Musk, la società non ha rifiutato alcuna richiesta governativa.

Richieste provenienti da vari paesi

La maggior parte delle richieste recenti proviene da paesi che hanno approvato leggi restrittive sul linguaggio, come India, Turchia ed Emirati Arabi Uniti. Anche la Germania, con 255 richieste, ha intensificato l’applicazione di leggi che vietano l’incitamento all’odio e l’estremismo.

Twitter e la resistenza alle richieste in passato

Prima dell’acquisizione di Musk, Twitter aveva attivamente resistito alle richieste di alcuni regimi, come ad esempio quando la piattaforma fu bandita dalla Turchia nel 2014. Nel luglio 2022, la società aveva citato in giudizio il governo indiano per un ordine di limitazione della visibilità di tweet specifici.

Cambiamenti interni e visione di Musk sulla libertà di parola

Musk ha ridotto drasticamente il numero di dipendenti di Twitter, incluso il personale che si occupa delle richieste governative, il che potrebbe aver influito sulla capacità di resistere a tali ordini. Tuttavia, Musk ha dichiarato che la sua visione della libertà di parola non si estende alle richieste legali, affermando che la società rispetterà le leggi per evitare di mettere i propri dipendenti a rischio.

Cosa potrebbe non tornare nello studio

Le richieste dei governi sono apparentemente a tutela del copyright e delle diffamazioni, quello che oggi vediamo come accettazioni senza se e senza ma, potrebbero essere invece il risultato di uno sportello che funziona e che sia caduta la corsia preferenziale tra componenti dell’intelligence e quelli del Governo. C’è però un dato che non dovrebbero sottovalutare coloro che credono in Musk come il salvatore della libertà di espressione e cioè che il business conta più di ogni pensiero espresso sulla sua piattaforma.

Musk sta resistendo alle pressioni di organi Istituzionali perchè è l’ultimo baluardo del Free Speech oppure sta solo alzando il prezzo del suo tornaconto economico?

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