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Zelensky affida la comunicazione di guerra unificata ad una non-profit americana con base in Ucraina dal 2014

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Con Decreto del Presidente dell’Ucraina 152 del 2022, il presidente Zelensky ha proceduto “Sull’attuazione di una politica dell’informazione unificata nella legge marziale” in occasione del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa dell’Ucraina del 18 marzo 2022

I punti essenziali sono quelli che:

  1. Stabilire che nella legge marziale l’attuazione di una politica dell’informazione unificata è una questione prioritaria della sicurezza nazionale, assicurando che si realizzi unendo tutti i canali televisivi nazionali, il cui contenuto del programma è costituito principalmente da programmi informativi e/o analitici su un’unica piattaforma informativa comunicazioni strategiche – maratona di informazioni 24 ore su 24 “Notizie uniche # UArazom“.
  2. Raccomandare al Consiglio nazionale dell’Ucraina per le trasmissioni televisive e radiofoniche di adottare misure per attuare il paragrafo 1 della presente decisione.

A destare scandalo secondo molti sulla vicenda è il ruolo della società non-profit UaRazom che risulta fondata nel 2014 come sostenuto nella descrizione del sito:

Razom è nato dalla Rivoluzione della Dignità nel 2014, quando milioni di persone hanno lavorato insieme e rischiato la vita per costruire un percorso verso un futuro migliore per l’Ucraina. Maidan ha spianato con successo la strada a una nuova leadership e alle riforme, e ha ispirato innumerevoli cittadini a essere coinvolti nel processo. Poco dopo, nel tentativo di soffocare e punire il progresso dell’Ucraina, la Russia ha invaso e annesso la Crimea e ha iniziato una guerra nell’Ucraina orientale che continua a finanziare e sostenere oggi.

In queste condizioni, qualcuno potrebbe pensare che le probabilità siano contro l’Ucraina, ma Razom è qui per rompere questa storia. Ogni giorno vediamo individui e organizzazioni che lavorano per creare opportunità e un futuro migliore per se stessi e le loro comunità. La nostra missione è quella di aiutare ad accelerare i loro contributi individuali e collettivi attraverso progetti che sbloccano il potenziale dell’Ucraina e costruiscono verso una nazione più prospera e democratica.

Cosa non torna?

La creazione di contenuti audiovisivi che forniscono una comunicazione unica “a prova di fake news russe” non ha nulla di diverso dall’attività di propaganda del Cremlino. La guerra richiede una comunicazione di propaganda e Zelensky ha compreso che non può fare a meno di un centro di produzione che veicoli le informazioni precise da creare maggiore empatia nell’occidente. L’affidarsi a una noprofit che si è insediata in Ucraina con lo scopo di caldeggiare le teorie democratiche del congresso americano e da cui sono derivate tensioni utili al rovesciamento dei Governi fantoccio russi.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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