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L'Altra Bolla

Calenda umilia la faziosità giornalistica di Parenzo e De Gregorio

Tempo di lettura: 2 minuti. Due conduttori politicamente schierati prendono schiaffi dal candidato del Terzo Polo che ne mostra la poca professionalità

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Parenzo ne combina un’altra! Dopo l’inutile polemica sul titolo de La Verità riguardo “le camere senza gas”, che ha proposto nella trasmissione di Formigli ottenendo una delegittimazione anche dallo stesso conduttore perché si parlava di questioni serie e non di inutili e violente strumentalizzazioni di un finto problema non pertinente al tema della puntata di Piazza Pulita, il giornalista noto per la sua faziosità, che propone con un modo poco giornalistico e molto provocatorio per essere conduttore di una trasmissione, si è avvalso della co conduzione di concita de Gregorio, giornalista di esperienza, ma con un peccato originale: è stata direttore del noto giornale l’Unità storicamente schierato su posizioni di sinistra ed estrema sinistra. C’è da riconoscere l’onestà della De gregorio perché è l’unica direttrice ed editrice della stampa che conta, ad aver pagato personalmente le colpe, anche quelle non sue, di un disastro economico che ha affossato il marchio storico del mondo del giornalismo italiano. Ad aver annientato la coppia faziosa, composta dalla maestrina e dal Pierino del giornalismo italiano, è stato Carlo Calenda che ha utilizzato molta pacatezza nell’ evidenziare ai due conduttori il loro modo di condurre la trasmissione poco obiettivo.

De gregorio lo ha accusato di essere più favorevole e vicino alle proposte dalla campagna elettorale del centrodestra in particolare dell’estremista Giorgia Meloni, rispetto a quelle proposte dal Partito Democratico. Un tranquillo Calenda le ha più volte sottolineato che la domanda non si basava su un fatto concreto e, dinanzi l’insistenza della conduttrice, l’ha invitata a proporre un caso specifico sul quale appunto si prospettava una sorta di accordo politico sottobanco nella comunicazione elettorale tra il Terzo Polo e la leader di Fratelli d’Italia. L’insistenza nella risposta di Carlo Calenda ha costretto David Parenzo nella condizione di provare ad utilizzare la sua solita strategia, quella del vittimismo, decifrando pubblicamente la richiesta di Calenda come minaccia alla De gregorio. Se Crosetto ha evidenziato tra 1000 polemiche ad un giornalista della Rai di aver interpretato male gli articoli usciti sul giornale circa la posizione di meloni e del suo partito nei confronti del PNNR, scatenando polemiche dei giornalisti e degli oppositori politici di Fratelli d’Italia, la domanda di Calenda a De gregorio Parenzo è riuscita a sortire l’effetto desiderato mettendo in ridicolo la coppia di conduttori che non nascondono la loro faziosità nel portare avanti una trasmissione su una televisione privata come quella di La7, collegata tra l’altro al Corriere della Sera. L’aspetto che riguarda proprio la posizione politica di Parenzo e la posizione politica di Gregorio completa l’arco dell’offerta propagandistica, elettoralmente parlando, del Partito Democratico: dalla sinistra estrema estrema a quella turbo liberista. Le trasmissioni televisive che si basano sul dibattito politico dovrebbero certamente essere più equilibrate anche quando sono ospitate in una televisione privata perché questo aspetto contraddistingue anche la posizione di un noto e prestigioso quotidiano come il Corriere della Sera in questa campagna elettorale.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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