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L'Altra Bolla

Comunione e Liberazione fa emergere il metodo della propaganda filo Governativa

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Standing ovation per Draghi al meeting di Comunione e Liberazione ed i filmati proposti dalle testate giornalistiche hanno immortalato il momento in cui, a fine dialogo, l’attuale Premier Italiano in scadenza a settembre è stato salutato dal pubblico di area cattolica con un applauso con ascoltatori in piedi ad acclamarlo.

Quello che non torna è che nel confronto tra forze politiche impegnate in campagna elettorale svoltosi nel giorno precedente, quando le forze di centro ed il Partito Democratico hanno più volte invocato il governo Draghi nei loro discorsi, non hanno accolto con lo stesso calore i vari Letta, Rosato e Di Maio intervenuti citando l’attuale Premier.

Il motivo? Un noto quotidiano italiano ha pubblicato il successo di Draghi al meeting, ma subito in basso propone l’articolo di una crescita esponenziale del centrodestra nei sondaggi che arriva al 50%. Questo strapotere di Giorgia Meloni è dovuto, secondo la tesi dei sondaggisti, al peso dell’economia sull’attuale condizione della nazione.

Il fatto che Draghi sia un noto finanziere ne è consapevole la gran parte della popolazione, che sia una persona stimata per i suoi successi personali è anche vero, tra diversi contrari, ma se qualche mese fa si incensava la ripresa italiana come quella migliore della zona euro, oggi il popolo votando la destra boccia di fatto il maestro della finanza di Stato, premiando i suoi oppositori in parlamento, FDI, e gli artefici della sua caduta, FI e Lega.

Nonostante si sia provato a far entrare in tendenza su Twitter l’argomento Grazie Draghi caldeggiato dai suoi ministri non di destra che ne hanno condiviso il video, in poche ore è sparito dalla lista dei preferiti sgonfiandosi di fatto in poco.

Questo va in contrasto con la narrazione di molti analisti che sostiene la tesi della nostalgia italiana verso Draghi

Dalle analisi social effettuate da Matrice Digitale, si chiarisce il fatto che il consenso verso il premier è stato generato dal supporto di pochi portatori di molti like, a differenza del pubblico che in massa esprime in gran parte pareri contrari come è possibile notare dall’allegato fornito nell’ultima analisi.

Continuano le fake news sui dati social: Draghi è stato già dimenticato dagli Italiani

In poche parole, Draghi è il Primo ministro italiano, è stato applaudito per rispetto del ruolo e per simpatia personale, ma dagli applausi di ieri verso Meloni e dal silenzio del pubblico verso i suoi nostalgici, è chiaro che, lasciato Palazzo Chigi, nessuno si ricorderà più della linea politica dell’esperto in economia già bocciata dai cittadini italiani.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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