Il recente intervento di un giudice federale ha sospeso con un blocco l’attuazione di un divieto di TikTok in Montana, segnando un momento cruciale nel dibattito politico e legale che circonda l’app di condivisione video di proprietà cinese. La legge, nota come Senate Bill 419, avrebbe imposto un divieto sui download dell’app a partire da gennaio, ma è stata contestata in tribunale da TikTok, che ha denunciato la legge come una violazione incostituzionale dei suoi diritti.
TikTok: tra Sicurezza e libertà di espressione
Il caso del Montana riflette una discussione globale più ampia riguardo alle preoccupazioni di sicurezza associate a TikTok. Governi e regolatori di tutto il mondo hanno espresso preoccupazioni sul fatto che i legami dell’app con la Cina possano permetterle di raccogliere dati degli utenti per scopi di spionaggio. Tuttavia, il giudice Donald Molloy ha concesso a TikTok un’ingiunzione preliminare, sostenendo che la legge non era “sufficientemente mirata” e rappresentava un eccesso legislativo.
La difesa della libertà di espressione prevale
TikTok ha argomentato che la legge violava i diritti del Primo Emendamento dei cittadini del Montana, negando loro un importante canale di comunicazione. Il giudice Molloy ha concluso che lo scopo della legge era più orientato a colpire il presunto ruolo della Cina in TikTok piuttosto che a proteggere i consumatori del Montana. Inoltre, ha osservato che un’altra legge statale già tutela la protezione dei minori online.
Reazioni e prospettive future
Un portavoce dell’ufficio dell’attorney general del Montana ha dichiarato che l’ingiunzione sarà valida solo durante l’esame completo del caso da parte del tribunale. Da parte sua, un portavoce di TikTok ha espresso soddisfazione per il rifiuto della legge da parte del giudice, sottolineando che il divieto del blocco in Montana permetterà a centinaia di migliaia di montanari di continuare a esprimersi e trovare una comunità su TikTok.