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Il rebranding di Twitter in “X” scatena dibattito sui tweet

Tempo di lettura: < 1 minuto. Il rebranding di Twitter in “X” ha scatenato un dibattito tra gli utenti sulla denominazione dei post sulla piattaforma.

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La piattaforma di social media precedentemente nota come Twitter ha iniziato la sua metamorfosi in “X” il 24 luglio. “X” ha sostituito il suo logo a forma di uccellino con una semplice X bianca, insieme a un cambio di schema di colori dal celeste caratteristico a bianco e nero. Elon Musk, proprietario di “X” e ex CEO della piattaforma, ha dichiarato che il rebranding fa parte di una nuova strategia per il sito di social media.

Il nuovo ruolo di “X”

Secondo Musk, l’obiettivo è trasformare “X” in un hub attraverso il quale gli utenti possono gestire il loro “intero mondo finanziario”. Il cambiamento ha generato molto hype, con molti utenti che hanno reazioni contrastanti. Alcuni utenti hanno definito la decisione di rebranding “folle”, affermando che continueranno a chiamare la piattaforma con il suo vecchio nome.

Il dibattito sui post di “X”

Cointelegraph ha creato un sondaggio su Twitter per chiedere ai lettori e agli utenti della piattaforma come pensano che i post dovrebbero essere chiamati, con le opzioni “tweet”, “xeet” e uno spazio per le proprie idee. Al momento della scrittura, ci sono stati 692 voti con “tweet” e “xeet” in parità al 45%. Gli utenti hanno proposto nomi per i post che includono “drops”, “crossings”, “xpresssions”, “tweex” e “Xtweets”.

Possibili conseguenze legali del rebranding

Nonostante le supposizioni degli utenti, Musk non ha ancora fatto alcun commento concreto sul futuro dei “tweet” sulla piattaforma. Invece, gli avvocati specializzati in marchi prevedono che il cambio di branding in “X” potrebbe scatenare cause legali che costerebbero milioni nei prossimi anni.

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