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L'Altra Bolla

In questa foto della Ferragni c’è una donna che ha bisogno di aiuto dalla società moderna che auguriamo ai nostri figli

Tempo di lettura: 2 minuti. Trucco errato, vestiti che mettono in evidenza un corpo insano, proposto come modello da chi crea donne manichino portandole sui palchi. L’influencer ha bisogno di aiuto?

Tempo di lettura: 2 minuti.

La presenza di Chiara Ferragni a Sanremo, può piacere o meno, ha stabilito la verità su un personaggio famoso, portato come modello italiano di successo in giro per il mondo dalla stampa, quella collegata soprattutto agli investitori pubblicitari, e che merita un breve approfondimento.

Bisogna avere compassione e aiutare l’influencer

In primo luogo, la differenza visiva tra social, vita reale e tv. La protagonista di successo del make up che si presenta con un trucco sbagliato che la rende irriconoscibile, con un vestito che mette in evidenza la debolezza del fisico. Inutile approfondire i dialoghi, l’immagine di una protagonista dei social che esce dai filtri delle foto nelle applicazioni e sbarca in tv è disastrosa. Non è body shaming, ma un dato di fatto. Perchè Chiara Ferragni non è bellissima, ma è portatrice di quel modello che lo sport, la medicina e la scienza combattono da tempo contro i canoni della stessa moda che l’ha messa lì sul palco a suon di sponsorizzazioni.

L’apoteosi dell’anoressia

Ai vostri figli direte di ricercare la felicità in loro stessi o nell’approvazione degli altri? La foto di profilo tratta dalla TV è eloquente. Soglia vicina all’anoressia, la TV ingrassa solitamente, fisico rachitico con gravi problemi posturali: segni di scarsa cura di sè e tanta sofferenza fisica. Un binomio perfetto per lanciare messaggi sociali da parte proprio di chi propone un corpo di donna nudo per rivendicare dei diritti. Non parlateci di messaggio positivo però, perchè c’è nulla di positivo nel ruolo di Ferragni come testimonial di una causa, soprattutto se viene proposta come donna che ce l’ha fatta. No, non è questa l’immagine di una donna che ce l’ha fatta, bensì di una donna schiacciata da canoni che l’hanno resa famosa in un mondo virtuale e che rappresenta il modello di una donna corrotta dalla società che l’ha cannibalizzata in cambio del successo.

Più parla, più è spenta e più è telecomandata … non proprio come la donna che dice di essere ed il modello che propone perchè, in fondo, la verità dei social è lo stesso paradosso che li comprende.

Quello che si vede in rete è l’opposto di come è realmente nella vita reale.

“figlio/a vedi quella signora? ha bisogno di aiuto”

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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