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Adam Mosseri, capo di Instagram, ha dichiarato che il blocco di termini legati al COVID sull’app Threads di Instagram è temporaneo e verrà revocato nel giro di settimane o mesi. Questa decisione segue la scelta di non “amplificare le notizie” sull’app, considerata troppo rischiosa per il giovane concorrente di Twitter, noto come X.
Dettagli sul blocco dei termini
Threads ha attualmente imposto un blocco su una serie di termini per garantire la sicurezza degli utenti e promuovere una cultura “positiva e amichevole”. Oltre a termini come “gore”, “nudo”, “sesso” e “porno”, sono stati bloccati anche termini legati alla pandemia di COVID come “vaccini”, “vaccinazione”, “coronavirus”, “covid” e “long covid”. Nonostante Threads non voglia essere “anti-notizie”, il blocco di questi termini ha suscitato preoccupazioni riguardo alla visibilità e all’accesso a informazioni cruciali.
Dichiarazioni di Mosseri
In una recente interazione su Threads, Mosseri ha confermato che il blocco è solo temporaneo e che la società sta lavorando per rimuoverlo. Ha citato la situazione attuale a Gaza come focus principale in termini di gestione dei contenuti e ha elencato altri progetti prioritari per Instagram prima di sbloccare i termini legati al COVID. Mosseri ha sottolineato che il team è attualmente impegnato in molte direzioni, con una particolare attenzione alla gestione responsabile dei contenuti data la guerra tra Israele e Gaza.
Visione futura di Threads
Mark Zuckerberg, CEO di Meta, ha recentemente spiegato che Threads non vuole diventare un altro Twitter, un’app che ha descritto come prevalentemente “negativa e critica”. L’obiettivo di Threads è di essere un luogo “positivo” per le discussioni, il che attualmente significa bloccare argomenti per adulti e censurare termini che potrebbero portare a discussioni più accese. Tuttavia, queste scelte potrebbero limitare l’adozione di Threads da parte di coloro che cercano un’alternativa a Twitter/X.