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L'Altra Bolla

Marta Ottaviani cancella tweet del passato mentre è vittima di fakenews

Tempo di lettura: 2 minuti. Vittima di una manipolazione fotografica che l’ha esposta all’odio della rete, la giornalista e scrittrice ha cancellato dei tweet che ricordavano una sua posizione filorussa sulla questione Crimea

Tempo di lettura: 2 minuti.

AGGIORNAMENTO:

La giornalista Marta Ottaviani ha scritto all’autore dell’articolo e riportiamo le sue opposizioni al netto del ringraziamento per la solidarietà espressa verso quanto le è accaduto:

  • Precisa che non ha “alcun passato filoputiniano, al contrario l’ho sempre criticato e nel merito, non per partito preso“.
  • Sulla questione dei tweet rimossi che trattavano di Putin nel 2014 “mi riferivo al referendum in Crimea mettendolo in relazione alla scellerata politica di Obama“.
  • Ha chiesto di modificare il titolo perché ha ritenuto la parola “filoputiniano” lesiva per la sua professionalità. Nel titolo, il termine è stato messo tra virgolette perché si riferisce alle accuse che le sono state mosse in questi giorni, documentate nell’articolo dove non si da peso al fatto che abbia parlato o meno di Putin, bensì di come sia cambiata la percezione dell’Ucraina in questi anni sia per lei sia per altri altri giornalisti. Se la richiesta di una giornalista, un utente qualsiasi, chiede di notare un eventuale un disagio procurato dalla nostra attività giornalistica prima di tutto alla persona e poi alla professionista, la redazione esprime ulteriormente vicinanza e volentieri rimuove il “filoputiniano” dal titolo.

Dare addosso a Putin è lo sport preferito da molti soprattutto da quando è occorsa l’invasione russa in Ucraina. La giornalista Marta Ottaviani, autrice del libro Brigate Russe uscito nel mese di marzo 2022, è stata colpita da una notizia falsa che ha proposto un suo tweet, creato ad hoc da terzi, dove avrebbe elogiato lo scoppio del ponte di Crimea a seguito di un attacco bomba e su cui la Redazione esprime totale solidarietà.

A dimostrazione di quanto sostenuto dalla Ottaviani, Matrice Digitale ha utilizzato la sua piattaforma Anthares ed ha rilevato questi tweets pubblicati dalla giornalista tra cui non figura quello utilizzato per delegittimarla

Secondo Francesca Totolo il tweet è stato modificato sì, ma è stato pubblicato il contenuto di approvazione del video della distruzione del ponte che ha portato poi alla estrapolazione dell’altro tweet incriminato dove il testo è simile, ma come contenuto multimediale è allegata la foto di uno dei morti nell’attacco.

Nelle ore del vergognoso attacco, è stato diffuso un tweet della giornalista risalente al 2014 dove parlava dell’annessione della Crimea alla Russia contestando eventuali rimostranze della “democratica” Ucraina.

https://twitter.com/St4lin87/status/1579115892218028033

La Ottaviani non è l’unica giornalista ad aver cambiato idea non tanto su Putin e sulla Russia, bensì sulla democratica Ucraina. Il modello politico ucraino, riconosciuto come tra quelli più corrotti nel contesto euroasiatico, per anni è stato identificato dalla stampa occidentale come nido di cellule filonaziste ed antisemite, ed è stato condannato fermamente per la sua attività di repressione della maggioranza filo russa ad est del paese dove oggi si gioca lo scontro bellico.

La stessa Ottaviani ha pubblicato una serie di tweet dove spiega perchè ha cancellato i tweet del passato dove “non era esperta di Ucraina ed è stata anche lei soggiogata dalla propaganda russa ed è per questo che ha scritto il libro sulla infowar del Cremlino”

In un contesto dove non c’è spazio per fonti alternative a quelle anglo europee, visti i ban delle testate russe, sono molti i giornalisti ed anche i politici che hanno dovuto dimenticare le loro idee del 2014: quando questo conflitto ha avuto realmente inizio.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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