I procuratori federali stanno indagando su Meta Platforms per determinare se le sue piattaforme di social media contribuiscano alla vendita illegale di sostanze stupefacenti. Secondo fonti anonime citate dal Wall Street Journal, sono state inviate richieste formali a Meta per ottenere documentazione relativa a contenuti illeciti e vendite di droghe tramite le sue piattaforme.
Meta sotto esame
L’indagine si concentra sulla potenziale facilitazione e profitto derivante dalla vendita illegale di droghe attraverso le reti sociali di Meta, come Facebook e Instagram. Questa mossa dei procuratori federali arriva in un momento in cui le piattaforme di social media sono sotto osservazione per il loro ruolo nella diffusione di contenuti nocivi e illeciti.
Un portavoce di Meta ha risposto alle accuse affermando che la vendita di droghe illecite viola le politiche dell’azienda. Meta ha dichiarato di impegnarsi attivamente per rimuovere tali contenuti dai suoi servizi e di collaborare con le autorità per contrastare la diffusione e la vendita di sostanze illegali online.
L’iniziativa di Collaborazione Globale
In aggiunta, Nick Clegg, presidente degli affari globali di Meta, ha recentemente annunciato che l’azienda si è unita all’Alleanza per Prevenire i Danni da Droghe. Questo sforzo collaborativo, menzionato anche dal Segretario di Stato USA Anthony Blinken, vede la partecipazione di Meta, Snap e altri per combattere il traffico di droghe sintetiche online, in cooperazione con l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine.
Questa indagine mette in luce la crescente pressione sulle piattaforme di social media per monitorare e controllare i contenuti diffusi dai loro utenti, specialmente quando questi possono contribuire a attività illegali come il traffico di sostanze stupefacenti.