L'Altra Bolla
Nordstream 2: gli USA hanno dichiarato guerra all’Europa. In Italia sbucano le False Flag che incolpano la Russia
Tempo di lettura: 3 minuti. Tre esplosioni nel Mar Baltico blindato dai paesi NATO distruggono i gasdotti russi che arrivano fino alla Germania.
Sospetti su una nave USA, ma i propagandisti italiani già danno colpa ai RUSSI
Un gasdotto di 12 miliardi completato al 96% che collega Russia e Germania è stato fatto saltare in aria nel bel mezzo del mar Baltico il giorno prima in cui l’ARERA comunicherà i nuovi prezzi del gas in Italia con aumenti che arriveranno almeno al 60%. La notizia è di quelle che fa preoccupare e non poco se consideriamo che 6 miliardi di euro sono stati investiti dalla Russia e gli altri dalla Germania che però è proprietaria dell’intera infrastruttura. Ad essere colpito è anche il gasdotto Nordstream 1 che funziona e rifornisce l’Europa da anni con il gas che proviene dalla Russia, con due esplosioni relativamente vicine per prossimità.
Le esplosioni, sono avvenute a largo della Danimarca nelle cui acque, a 30km di distanza, c’era una nave anfibia USA distaccata dalla nota Kearsarge presentata in pompa magna nelle acque baltiche il 4 giugno 2022. La posizione è stata pubblicata dal sito antidiplomatico nel militare americano.
Nonostante le censure preventive applicate in Europa nei confronti degli organi di stampa russi, analisti geopolitici e volontari, magari anche vicini al Cremlino perchè no, diffondono informazioni preziose per ricostruire gli eventi ed individuare le cause che hanno portate a questo attacco delle infrastrutture.
Il 7 febbraio 2022, Joe Biden ha dichiarato candidamente che se la Russia avesse invaso l’Ucraina, avrebbe fatto saltare il Nordstream 2. Chi gli chiedeva come, lui rispose: non vi preoccupate, lo faremo.
La dinamica è spiegata dall’analista geopolitico Dario Fabbri che individua nella Germania e nel suo legame “gassoso” con la Russia una vera e propria minaccia per gli USA. Lo stato tedesco si è impegnato a riarmarsi nei prossimi anni con una spesa notevole in investimenti bellici.
Un’altra coincidenza è sicuramente l’apertura in anticipo del gasdotto che collega la Norvegia con la Polonia e che fornirà all’Europa un apporto di 10 miliardi di metri cubi a fronte dei 150 persi con Nordstream 1
Le false flag italiane di Jacoboni e Riotta
Ecco sbucare in rete le dichiarazioni di due giornalisti de La Stampa, Jacoboni e Riotta, simili tra loro e che individuano come responsabile dell’attacco i Russi.
A rincarare la dose c’è il suo collega di stanza al quotidiano diretto da Massimo Giannini, Gianni Riotta che, con toni più decisi attacca la Russia
La smentita a queste due affermazioni viene dalla Polonia dove l’attuale membro del parlamento europeo Radek Sikorski, nonchè marito della nota giornalista americana naturalizzata polacca Anne Applebaum ed ex ministro degli esteri del suo paese, ha ringraziato pubblicamente gli Stati Uniti d’America.
Dichiarazione di guerra alla Germania
Secondo l’articolo 5 del trattato NATO, un attacco ai paesi ed alle loro infrastrutture deve sollevare subito l’alzata di scudi degli alleati che devono correre in difesa ed è quanto è stato rivendicato dalla Germania dopo lo scoppio del gasdotto. Adesso resta problematico capire se la NATO interverrà contro gli autori di questo disastro oppure è una punizione contro la Germania che ha non solo stretto rapporti commerciali privilegiati con il Cremlino, ma secondo molti ha diverse responsabilità nella guerra in Ucraina e non per aver osteggiato i russi, bensì i suoi alleati occidentali. Non è un caso che ad essere sotto attacco dal punto di vista economico è proprio la società tedesca ed i suoi primi avversari sono i paesi dell’Est Europa e tra questi figura la Polonia, fresca di gasdotto dalla Norvegia, che ha già festeggiato pubblicamente tramite un membro del Parlamento Europeo.
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YouTube Shorts genera entrate per il 25% dei canali nel Partner Program
Tempo di lettura: < 1 minuto. YouTube genera entrate per il 25% dagli Shorts, dimostrandosi sempre più simile a TikTok con il quale cala l’attenzione sui filmati lunghi
YouTube Shorts sta dimostrando il suo impatto nel mondo dei contenuti video brevi, contribuendo alle entrate di oltre il 25% dei canali all’interno del YouTube Partner Program. Questa cifra rappresenta una crescita significativa per la piattaforma, lanciata nel 2021 come concorrente di TikTok, che ha introdotto la condivisione delle entrate all’inizio del 2023.
Crescita e impatto finanziario
Da quando YouTube ha iniziato a condividere le entrate generate dai Shorts, una quota notevole di creatori ha iniziato a beneficiarne finanziariamente. Il fatto che più di un quarto dei canali nel YouTube Partner Program ora guadagni attraverso questa modalità di contenuto evidenzia il successo e l’accettazione dei Shorts nella comunità dei creatori.
Ulteriori opportunità di Monetizzazione
Oltre ai guadagni diretti dai Shorts, l’80% dei creatori che hanno soddisfatto i requisiti del Partner Program grazie ai loro contenuti brevi sta ora sfruttando altre funzionalità di monetizzazione su YouTube, come il fan funding e YouTube Shopping. Questo dimostra come l’ingresso nella creazione di Shorts possa aprire le porte a ulteriori opportunità di guadagno sulla piattaforma.
YouTube Shorts si sta rapidamente affermando come un potente strumento di guadagno per i creatori, incentivando la produzione di contenuti innovativi e coinvolgenti e contribuendo significativamente all’ecosistema di monetizzazione di YouTube.
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Twitch aggiorna le Linee Guida: stop a schermate su parti intime
Tempo di lettura: < 1 minuto. Twitch aggiorna le linee guida per vietare la focalizzazione su parti intime del corpo, in risposta alla tendenza di proiettare gameplay su seni e glutei.
Twitch ha annunciato un aggiornamento delle proprie linee guida per la community, introducendo una regola specifica che vieta la focalizzazione prolungata su parti intime del corpo durante le trasmissioni. Questa mossa risponde direttamente alla recente tendenza, detta “meta”, in cui i streamer proiettano il gameplay su parti del corpo come seni o glutei, utilizzando schermi verdi.
Nuove regole per una Community Migliore
A partire dal 29 marzo, contenuti che mettono in evidenza per periodi prolungati parti intime del corpo non saranno più permessi su Twitch. Questa decisione mira a contrastare una pratica diventata popolare grazie a Morgpie, streamer nota per esplorare i limiti delle politiche di Twitch. In precedenza, aveva trasmesso sessioni di gioco di Fortnite con il gioco proiettato sulle proprie natiche e, in un’altra occasione, aveva indossato una maglietta con taglio green screen che lasciava visibili solo testa e torace.
Altri streamer hanno seguito questa “nuova meta” proiettando il gameplay su varie parti del corpo. Tuttavia, con l’annuncio di oggi, tale attività diventerà un reato punibile con il ban.
Riflessioni sulle Politiche di Twitch
Questo aggiornamento è l’ultimo di una serie di modifiche alle linee guida di Twitch, che si sforza di tenere il passo con i creatori di contenuti più audaci della piattaforma. A dicembre, Twitch aveva allentato la propria politica sulla nudità, consentendo l’evidenziazione di seni, glutei o regioni pelviche, purché lo stream fosse etichettato correttamente. Tuttavia, la politica è stata rapidamente revocata dopo che gli streamer hanno superato i limiti consentiti.
In gennaio, Twitch ha aggiornato nuovamente le sue linee guida per bandire la nudità implicita, in risposta a creatori, inclusa Morgpie, che trasmettevano in angolazioni che suggerivano l’assenza di vestiti.
L’ultima regola entrerà in vigore il 29 marzo. Resta da vedere come gli streamer reagiranno e si adatteranno a questa nuova restrizione.
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LinkedIn sperimenta Feed Video in stile TikTok
Tempo di lettura: < 1 minuto. LinkedIn testa un feed di video brevi in stile TikTok per promuovere contenuti professionali, offrendo nuove opportunità di interazione e scoperta.
LinkedIn sta testando un nuovo feed di video brevi simili a TikTok, segnando l’ultima piattaforma ad adottare questa tendenza dopo il successo di TikTok. Questo feed video, individuato per la prima volta da Austin Null di McKinney, mira a promuovere l’interazione e la scoperta di contenuti professionali in formati brevi e coinvolgenti.
Nuovi Orizzonti per i Creatori su LinkedIn
Contrariamente ai feed video brevi di altre app, che offrono un’ampia gamma di contenuti, il feed di LinkedIn mantiene un focus su carriera e professionalità. Sebbene la pubblicazione di video su LinkedIn non sia una novità, il feed dedicato mira ad aumentare l’interazione e la scoperta sulla piattaforma con video concisi che gli utenti possono facilmente sfogliare.
Microsoft, proprietaria di LinkedIn, afferma che i video stanno diventando uno dei formati preferiti dagli utenti per imparare da professionisti ed esperti. Questa sperimentazione offre un nuovo modo per gli utenti di scoprire video pertinenti. Attualmente in fase di test iniziale, la maggior parte degli utenti non avrà ancora accesso a questa funzione.
Il lancio di questa nuova caratteristica avviene in un momento in cui molti creatori su TikTok hanno guadagnato notevole seguito condividendo consigli ed esperienze su crescita professionale, ricerca di lavoro e sviluppo professionale. Il nuovo feed di LinkedIn offre ai creatori un nuovo spazio per condividere i loro contenuti video e potenzialmente raggiungere un pubblico più ampio, con la possibilità che LinkedIn possa in futuro monetizzare il feed per incoraggiare i creatori a postare i loro contenuti sull’app.
Tuttavia, alcuni utenti potrebbero non vedere di buon occhio l’aggiunta di questo nuovo feed nell’app, data la saturazione di feed video brevi su molte app popolari.
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