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L'Altra Bolla

Spotify arriva il Remix per competere con le “accelerate” di TikTok

Tempo di lettura: 2 minuti. Spotify sta sviluppando funzioni di remix per permettere agli utenti di modificare canzoni, competendo con le tendenze di TikTok

Tempo di lettura: 2 minuti.

Spotify sta introducendo nuove funzionalità di remix ispirate a TikTok, puntando a sfruttare la popolarità del social media attraverso strumenti che permetteranno agli abbonati di modificare le tracce dei loro artisti preferiti. Queste modifiche includono l’accelerazione delle canzoni, la creazione di mash-up e altre forme di editing, che possono essere salvate per ascolti ripetuti.

Dettagli della Funzionalità

Gli strumenti di remix di Spotify consentiranno agli utenti di modificare la velocità delle canzoni, una pratica già popolare tra i giovani adulti su TikTok. Infatti, nel 2023, il 38% delle canzoni sulla piattaforma aveva subito modifiche di velocità o tonalità, un aumento rispetto al 25% dell’anno precedente. Queste modifiche sono spesso utilizzate per evitare protezioni sui diritti d’autore o dispute contrattuali che altrimenti porterebbero alla rimozione delle tracce dalla piattaforma.

Implicazioni per gli Artisti e le Etichette

A differenza dei remix non autorizzati che spesso non generano entrate per artisti ed etichette perché difficili da tracciare, l’approccio di Spotify potrebbe aprire nuove fonti di reddito per gli artisti poiché i remix sarebbero collegati alla registrazione originale. Questo metodo permetterebbe agli artisti di ricevere royalty o altre compensazioni per il loro lavoro senza dover pubblicare molteplici versioni della loro musica sulla piattaforma.

Accessibilità e Prezzi

Si prevede che Spotify renda disponibili alcuni di questi strumenti di base attraverso l’abbonamento standard a Spotify Premium, che parte da 10,99 dollari al mese, o 5,99 dollari per gli studenti. Funzionalità più avanzate potrebbero essere riservate al tier “Supremium” di Spotify, che include anche Spotify HiFi, la tanto attesa funzionalità di streaming audio senza perdite.

Tendenze del Mercato

Questo sviluppo segue una tendenza più ampia nel settore della musica digitale, dove i bot alimentati dall’intelligenza artificiale stanno diventando strumenti comuni per personalizzare l’esperienza utente e semplificare le interazioni. Pex, una società di analisi dei contenuti, ha stimato che almeno l’1% di tutte le canzoni sui servizi di streaming come Spotify, Apple Music, Deezer e Tidal sono audio modificato, che può generare milioni di dollari di entrate cumulative per gli uploader anziché per i titolari dei diritti originali.

Con l’introduzione di queste funzionalità di remix, Spotify non solo mira a migliorare l’engagement degli utenti ma anche a stabilire nuovi standard nel modo in cui la musica viene consumata e monetizzata nel digitale. Sarà interessante vedere come queste nuove capacità influenzeranno il panorama della musica digitale e la creatività degli utenti nella creazione di nuove esperienze musicali.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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