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YouTube vince causa per presunta discriminazione razziale

Tempo di lettura: 2 minuti. YouTube ha recentemente vinto una causa in cui veniva accusata di discriminazione razziale nei confronti di creatori di contenuti neri e ispanici.

Tempo di lettura: 2 minuti.

YouTube, la nota piattaforma di condivisione video, ha affrontato e vinto una causa legale che la accusava di discriminazione razziale nei confronti di creatori di contenuti neri e ispanici. La causa, presentata nel 2020, sosteneva che il software di YouTube rimuoveva sistematicamente i loro video senza spiegazioni, privandoli dei guadagni pubblicitari.

Dettagli sulla causa

La causa è stata presentata da un gruppo di creatori neri che sostenevano che gli algoritmi di YouTube fossero prevenuti nei loro confronti. Hanno affermato che la piattaforma rimuoveva i loro video senza fornire spiegazioni e privandoli dei guadagni pubblicitari. Hanno anche sostenuto che YouTube permettesse a video simili di creatori bianchi di rimanere sulla piattaforma. Inoltre, hanno affermato che YouTube utilizzava il suo potere per limitare e bloccare i creatori sulla base dell’identità razziale o della discriminazione del punto di vista a scopo di lucro.

Decisione del tribunale

Il 17 agosto 2023, il giudice distrettuale degli Stati Uniti Vince Chhabria ha respinto la causa, sostenendo che i querelanti non erano riusciti a dimostrare che gli algoritmi di YouTube fossero razzialmente prevenuti. Il giudice Chhabria ha dichiarato che i querelanti non avevano fornito prove sufficienti a sostegno delle loro affermazioni e che le politiche di YouTube erano neutre rispetto ai contenuti.

Punti salienti del giudizio

Il giudice ha sottolineato che, sebbene YouTube affermi che il suo algoritmo tratti tutti allo stesso modo, non ha promesso che il suo algoritmo sia infallibile. Ha inoltre sottolineato che non c’erano abbastanza video per dimostrare la causa. Ha citato il divieto di YouTube di un tutorial di trucco di un querelante su come ottenere l’aspetto distintivo di Donald Trump come studio di caso, sostenendo che ciò potrebbe essere spiegato dal fatto che il querelante ha menzionato il Ku Klux Klan e ha citato colori di trucco più chiari come simboli della supremazia bianca.

Risposta di YouTube

YouTube ha accolto con favore la decisione del tribunale e ha dichiarato di essere impegnata a garantire che la sua piattaforma fosse equa e inclusiva per tutti i creatori. La società ha lavorato per migliorare i suoi algoritmi per ridurre i pregiudizi e aumentare la chiarezza. In un post sul blog, YouTube ha dichiarato di aver fatto enormi progressi nel risolvere le preoccupazioni sollevate dai querelanti e che continuerà a lavorare per migliorare il suo sistema.

La vittoria di YouTube in questa causa rappresenta una grande vittoria per la piattaforma. I querelanti speravano di ritenere l’azienda responsabile della presunta discriminazione razziale, ma ciò non è avvenuto. Tuttavia, la questione della discriminazione razziale su YouTube e altre piattaforme di social media rimane una grande preoccupazione.

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