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Polonia incolpa gli hacker russi per l’attacco al sito web delle tasse

Tempo di lettura: 2 minuti. Un funzionario governativo afferma che la Russia è dietro un attacco di hacking al sito web delle tasse polacche, che ha bloccato l’accesso al sistema online

Tempo di lettura: 2 minuti.

Le tensioni tra la Polonia, membro della Nato, e la Russia sono uscite allo scoperto mercoledì, dopo che gli hacker russi sono stati incolpati di un attacco a un sito web governativo. La Reuters ha riferito che il funzionario del governo polacco Janusz Cieszynski ha dichiarato mercoledì che la Russia è dietro un attacco di hacking che ha bloccato l’accesso degli utenti al sistema di compilazione delle tasse online. La notizia giunge nel contesto delle continue tensioni tra Mosca e la maggior parte del mondo, a causa dell’invasione illegale e della guerra in Ucraina da parte della Russia.

Attacco DDoS

“I russi sono responsabili dell’attacco di ieri, deve essere chiaro. Abbiamo informazioni che rendono molto probabile la presenza dell’avversario”, ha dichiarato all’emittente Polsat News Janusz Cieszynski, funzionario responsabile della digitalizzazione.
L’ambasciata russa a Varsavia, in una risposta via e-mail con richiesta di commento, ha dichiarato di essere “già abituata al fatto che in Occidente si possa accusare la Russia di qualsiasi cosa senza prove. Questo è un altro caso di questo tipo, nel noto stile di dire che è ‘altamente probabile'”. Cieszynski ha detto che l’attacco è consistito in una negazione distribuita del servizio (DDoS), ma che non c’è stata alcuna fuga di dati dei contribuenti. “Si tratta di un attacco che blocca l’accesso al sito, ma non blocca la sicurezza e non mette a rischio i nostri dati”, ha dichiarato a Reuters.

La Russia condannata

La scorsa settimana oltre 141 Paesi all’Assemblea generale delle Nazioni Unite hanno votato per condannare la Russia per la sua invasione dell’Ucraina, chiedendo il ritiro immediato di Mosca e la fine dei combattimenti. Trentadue Paesi si sono astenuti dal voto (Cina, Sudafrica, India), mentre sette Paesi, tra cui la Russia, hanno votato contro. Il governo russo è stato anche ripetutamente identificato come leader globale nell’hacking e utilizza il cyberspionaggio contro i governi stranieri.
Mosca ha sempre negato di condurre operazioni di hacking, ma anche all’inizio del 2022 ha ripetutamente negato di voler invadere l’Ucraina. A gennaio il National Cyber Security Centre (NCSC) del GCHQ ha lanciato un allarme sul fatto che il Regno Unito era preso di mira da hacker russi e iraniani legati allo Stato. Questi hacker legati allo Stato stanno prendendo sempre più di mira politici, giornalisti e ricercatori britannici con campagne sofisticate.

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