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Strumenti di tracciamento di Meta violano GDPR sui trasferimenti di dati

Tempo di lettura: 2 minuti. L’autorità austriaca per la protezione dei dati ha stabilito che l’utilizzo delle tecnologie di tracciamento di Meta viola il GDPR dell’UE, poiché i dati personali vengono trasferiti negli Stati Uniti, dove sono a rischio di sorveglianza governativa.

Tempo di lettura: 2 minuti.

L’Autorità austriaca per la protezione dei dati ha recentemente stabilito che l’utilizzo degli strumenti di tracciamento di Meta, precedentemente noto come Facebook, viola le norme dell’Unione Europea in materia di protezione dei dati. La decisione è stata presa in seguito a una serie di denunce presentate dal gruppo europeo per i diritti sulla privacy noyb nel 2020.

Le conseguenze per l’utilizzo delle tecnologie di tracciamento di Meta

La decisione dell’autorità austriaca riguarda l’utilizzo degli strumenti di tracciamento di Meta da parte di un sito di notizie locali, il cui nome è stato oscurato. Tuttavia, questa decisione potrebbe avere implicazioni molto più ampie per l’utilizzo della tecnologia Meta, data la grande quantità di dati personali che il gigante dell’adtech elabora. Sebbene la violazione riguardi solo uno dei siti presi di mira da noyb in questo gruppo di denunce strategiche, le implicazioni si estendono a molti altri siti e, potenzialmente, a qualsiasi sito dell’UE che utilizzi ancora gli strumenti di tracciamento di Meta, considerando l’incertezza legale attuale riguardo ai trasferimenti di dati tra UE e Stati Uniti.

La posizione di Meta sulla decisione dell’autorità austriaca

Meta ha cercato di minimizzare l’importanza della decisione dell’autorità austriaca per la protezione dei dati, sostenendo che si basa su “circostanze storiche” e non ha impatto sul modo in cui le aziende possono utilizzare i suoi prodotti. Tuttavia, la questione principale riguarda il conflitto tra le leggi dell’UE e degli Stati Uniti sulla protezione dei dati e sulla sorveglianza, che è ancora in fase di risoluzione.

Le sfide future per la protezione dei dati e i trasferimenti tra UE e Stati Uniti

Sebbene i negoziatori dell’UE e degli Stati Uniti abbiano concordato un nuovo accordo per il trasferimento dei dati, chiamato EU-US Data Privacy Framework (DPF), la sua adozione formale da parte della Commissione europea è ancora in sospeso. Ciò significa che l’incertezza legale sui trasferimenti di dati tra UE e Stati Uniti potrebbe persistere ancora per diversi mesi.

Inoltre, anche se il nuovo accordo dovesse essere adottato, è probabile che si trovi ad affrontare le stesse sfide legali che hanno colpito i suoi predecessori, dato che i programmi di sorveglianza di massa degli Stati Uniti non sono stati riformati. Questo solleva dubbi sulla sopravvivenza a lungo termine del DPF e sottolinea la necessità di un cambiamento più profondo nella legislazione sulla sorveglianza.

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