Il 25 ottobre, i legislatori taiwanesi hanno introdotto il “Virtual Asset Management Bill” al parlamento unicamerale, il Legislative Yuan. L’obiettivo del disegno di legge è fornire una “migliore protezione” per i clienti e “supervisionare adeguatamente” l’industria delle criptovalute.
Dettagli del disegno di legge
Il disegno di legge, lungo 30 pagine, appare moderato nelle sue richieste per l’industria. Suggerisce alcune obbligazioni di buon senso per i fornitori di servizi di asset virtuali (VASPs), come separare i fondi dei clienti dai fondi di riserva dell’azienda, stabilire un sistema di controllo e audit interno e aderire all’associazione commerciale locale.
Tuttavia, al momento, non richiede agli emittenti di stablecoin di mantenere un rapporto 1:1 di fondi di riserva e non menziona gli stablecoin algoritmici. Per quanto riguarda le attività di marketing, le regole per la pubblicità saranno determinate dalla “autorità competente”.
Il disegno di legge suggerisce multe per i VASPs che operano senza una licenza: non meno di 2 milioni di dollari taiwanesi (circa 60.000 dollari) e non più di 20 milioni di TWD (600.000 dollari). Le aziende già operative sul mercato taiwanese avranno sei mesi per ottenere una licenza dopo l’entrata in vigore del disegno di legge.
Iniziative correlate
Nel settembre 2023, la Commissione di Supervisione Finanziaria di Taiwan (FSC) ha anche rilasciato linee guida per i VASPs. La FSC vieta ai VASPs stranieri di fornire i loro servizi a Taiwan senza ottenere le necessarie approvazioni dal regolatore.
Queste regole sono state create poiché importanti exchange di criptovalute a Taiwan hanno formato un’associazione di auto-regolamentazione. Il 26 settembre, exchange locali come MaiCoin, BitstreetX, Hoya Bit, Bitgin, Rybit, Xrex e Shangbito si sono uniti per creare la Taiwan Virtual Asset Platform and Transaction Business Association. L’obiettivo è sostenere l’industria delle criptovalute e collaborare con i regolatori.