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Sicurezza Informatica

Il bug del kernel Linux “Dirty Pipe” permette a chiunque di scrivere su qualsiasi file. Anche su S22 e Google Pixel

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Max Kellermann, un coder e ricercatore di sicurezza per i creatori tedeschi di software di gestione dei contenuti CM4all, ha appena pubblicato un affascinante rapporto su un bug del kernel Linux che è stato patchato di recente.

Ha chiamato la vulnerabilità Dirty Pipe, perché coinvolge l’interazione insicura tra un vero file Linux (uno che viene salvato in modo permanente su disco) e una pipe Linux, che è un buffer di dati in sola memoria che può essere utilizzato come un file.

Semplificando molto, se si ha una pipe su cui si può scrivere e un file su cui non si può scrivere allora, a volte, scrivere nel buffer di memoria della pipe può inavvertitamente modificare anche le copie temporanee in-memoria del kernel – le cosiddette pagine di cache di varie parti del file su disco. Fastidiosamente, anche se il file è contrassegnato come “sola lettura” dal sistema operativo stesso, la modifica della cache del kernel sottostante è trattata come una “scrittura“.

Di conseguenza, il buffer della cache modificato viene riportato su disco dal kernel, aggiornando permanentemente il contenuto del file memorizzato, nonostante qualsiasi permesso del sistema operativo applicato ad esso.

Anche un file fisicamente non scrivibile, come uno su un CD-ROM o una scheda SD con l’interruttore di abilitazione della scrittura spento, sembrerà essere stato modificato per tutto il tempo in cui i buffer della cache corrotti sono tenuti in memoria dal kernel.

Quali versioni sono colpite?

Per coloro che eseguono Linux e che vogliono andare al sodo e controllare se hanno una patch, Kellermann riporta che questo bug è stato introdotto (almeno nella sua forma attuale, facilmente sfruttabile) nel kernel 5.8.

Ciò significa che tre versioni del kernel ufficialmente supportate sono sicuramente a rischio: 5.10, 5.15 e 5.16.

Il bug è stato patchato in 5.10.102, 5.15.25 e 5.16.11, quindi se avete una versione che è pari o superiore a una di queste, siete a posto.

A quanto pare, anche Android è interessato, e anche se una correzione per la vulnerabilità è stata incorporata nel codice sorgente del kernel il 2022-02-24, né il bollettino di sicurezza Android di Google per marzo 2022, né le note specifiche per i Pixel della società, menzionano questo bug, ora soprannominato CVE-2022-0847.

Di tutti i numerosi telefoni Android ufficialmente supportati che sono stati esaminati finora, gli unici di cui abbiamo sentito parlare che utilizzano il kernel 5.10 sono il Google Pixel 6 e la serie Samsung S22 (i rapporti suggeriscono che entrambi sono ancora su 5.10.43 [2022-03-09T12:00Z]).

La maggior parte dei dispositivi sembra ancora utilizzare una delle versioni più vecchie ma apparentemente non vulnerabili di Linux 5.4 o 4.x.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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