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LockiLocker: torna il ransomware e colpisce i servizi

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BlackBerry ha confermato che LokiLocker è stato rilevato in ambienti aziendali e ha rintracciato l’inizio del ransomware a strumenti di hacking brute-checker troianizzati per servizi di consumo popolari. Si tratta di una nuova famiglia di ransomware-as-a-service che include una tattica false flag. I ricercatori BlackBerry riferiscono che il nuovo vettore di attacco prende di mira gli anglofoni e le macchine Windows. Il malware è scritto in .NET e protetto con NET Guard: un plugin aggiuntivo di virtualizzazione chiamato KoiVM, secondo il rapporto BlackBerry.

Questo ransomware è stato inizialmente distribuito all’interno di strumenti di hacking brute-checker tra cui PayPal BruteChecker, Spotify BruteChecker, PiaVPN Brute Checker di ACTEAM e FPSN Checker di Angeal. Il software cripta i file e include una “funzionalità wiper” opzionale che cancella automaticamente i file se l’obiettivo non paga il riscatto entro la scadenza.

I ricercatori BlackBerry credono che LokiLocker sia distribuito da circa 30 affiliati, compresi alcuni associati con gli hacker iraniani.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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