Notizie
Altman suggerisce un modello AIEA. Regno Unito risponde. Italiani d’accordo a regolamentazione IA

Durante un recente viaggio negli Emirati Arabi Uniti, il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha espresso preoccupazione per il “rischio esistenziale” che l'IA potrebbe rappresentare per l'umanità. Per regolare l'IA e gestire questi rischi, Altman ha suggerito la creazione di un organismo globale simile all'AIEA.
Altman ha paragonato la necessità di una strategia simile per regolare l'IA alla regolamentazione dell'energia nucleare da parte dell'AIEA. Ha affermato che c'è bisogno di bilanciare i benefici che l'IA porta e i problemi che causa.
Non è il solo ad avere certe preoccupazioni riguardo alle applicazioni dell'IA. Come ricorderete, l'Italia ha bloccato l'accesso a ChatGPT di OpenAI a causa di preoccupazioni sulla privacy e sulla protezione dei dati. Secondo il garante italiano per la protezione dei dati, OpenAI ha violato il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) dell'Unione Europea, giustificando così il divieto. Il garante aveva preoccupazioni riguardo alle risposte di ChatGPT.
L'Autorità per la protezione dei dati ha dato a OpenAI 20 giorni per elaborare una strategia per affrontare queste preoccupazioni sulla privacy. Il mancato rispetto potrebbe comportare una pesante multa di 21,8 milioni di dollari, che rappresenta il 4% dei profitti netti annuali di OpenAI. Tuttavia, OpenAI è riuscita a risolvere il problema.
Rapporto Censis: l'IA è utile, ma va regolata
Secondo il 3° Rapporto Censis, con Wind Tre sulla connettività, l'intelligenza artificiale è considerata utile, ma necessita di regolamentazione. Questo è il giudizio degli italiani, che si mostrano ancora molto cauti. Il 46,3% dei cittadini considera l'IA un'opportunità, il 37,6% una minaccia, mentre il 16,1% non sa cosa pensare.
Dal rapporto emerge che per l'88,7% degli italiani la connettività a internet è un diritto sociale, come la sanità o la previdenza. Per il 46,2% la copertura dei costi dovrebbe avvenire per mezzo di un contributo dei grandi generatori di traffico, come Google e Meta.
Riguardo all'IA, i giudizi sugli impatti sono più positivi tra i giovani (il 55,3% la considera una opportunità) e tra i laureati (59,2%). Il 61,6% degli italiani auspica per il momento una sorta di moratoria: ritiene opportuno bloccare, almeno per un periodo, le ricerche sull'IA per concordare le regole in grado di evitare eventuali problemi relativi alla gestione dei dati e alla generazione di notizie false.
L'81,6% degli italiani ritiene urgenti leggi chiare e regolamenti precisi per prevenire che lo sviluppo delle tecnologie digitali possa mettere strumenti molto potenti nelle mani sbagliate. Solo l'8,4% è contrario all'introduzione di regole stringenti, mentre il 10,1% non ha ancora formato un'opinione in merito. Riguardo al rischio che l'IA possa diventare autonoma e operare indipendentemente dagli esseri umani, gli italiani sono divisi: il 38,4% considera questa eventualità plausibile, il 40,1% crede che sia impossibile, mentre il 21,5% non ha un'opinione in merito.
Il patto dei cinque occhi sull'AI
Il governo del Regno Unito ha annunciato che organizzerà un summit globale sull'IA quest'autunno con l'obiettivo di concordare “misure di sicurezza per valutare e monitorare i rischi più significativi derivanti dall'IA”. Non ci sono ancora dettagli su chi parteciperà, ma il governo afferma di voler coinvolgere “paesi chiave, aziende tecnologiche leader e ricercatori”. Il summit discuterà i rischi dell'IA, compresi i sistemi di frontiera, e discuterà di come questi possono essere mitigati attraverso un'azione coordinata a livello internazionale. Il Primo Ministro Rishi Sunak si trova negli Stati Uniti oggi, dove incontrerà il presidente Biden e spingerà per una “leadership congiunta” delle tecnologie come l'IA. Il comunicato stampa che annuncia l'ambizione del Regno Unito di ospitare un summit globale sull'IA include anche un'affermazione separata riguardante “le aziende globali che espandono il loro lavoro sull'IA nel Regno Unito”, mettendo in evidenza sviluppi come l'apertura di un ufficio a Londra da parte di OpenAI la scorsa settimana.
Notizie
Tom Hanks avverte del doppelganger generato da IA in un appello su Instagram
Tempo di lettura: < 1 minuto. Tom Hanks avverte i suoi follower su Instagram di un doppiaggio generato da intelligenza artificiale, sottolineando i pericoli dei deepfakes e l’importanza della verifica delle informazioni.

Tom Hanks, l'acclamato attore di Hollywood, ha recentemente lanciato un avviso ai suoi follower su Instagram riguardo a un doppelganger generato da intelligenza artificiale che sta circolando online. Nel suo post, Hanks ha esortato i fan a essere cauti e a non cadere in trappola, poiché l'immagine generata da IA non rappresenta la sua vera immagine o le sue vere intenzioni.
L'uso dell'intelligenza artificiale per creare immagini e video falsi, noti come “deepfakes”, è diventato sempre più diffuso negli ultimi anni. Queste creazioni possono essere estremamente realistiche, rendendo difficile per l'occhio non allenato distinguere tra ciò che è reale e ciò che è falso.
Hanks ha sottolineato che, mentre la tecnologia può avere molte applicazioni positive, l'uso improprio di essa può portare a disinformazione e potenziali danni alla reputazione di individui innocenti. Ha anche esortato i suoi follower a verificare sempre le fonti e a non diffondere informazioni senza prima averne verificato l'autenticità.
Molti fan e altri celebri hanno risposto al post di Hanks, esprimendo la loro preoccupazione per l'uso diffuso di deepfakes e sottolineando l'importanza della consapevolezza e dell'educazione in materia.
Notizie
Media Freedom Act: rafforzate le regole per proteggere giornalisti e media
Tempo di lettura: < 1 minuto. Il Parlamento Europeo approva il Media Freedom Act, introducendo misure rigorose per proteggere i giornalisti e garantire la libertà dei media in tutta l’Unione Europea.

Il Parlamento Europeo ha recentemente approvato il Media Freedom Act, una legge che mira a rafforzare la protezione dei giornalisti e dei media in tutta l'Unione Europea. Questa mossa arriva in un momento in cui la libertà dei media e la sicurezza dei giornalisti sono diventate preoccupazioni crescenti in molti paesi membri.
Il Media Freedom Act introduce una serie di misure per garantire che i giornalisti possano svolgere il loro lavoro senza interferenze o minacce. Queste misure includono la protezione contro la violenza e le intimidazioni, l'accesso garantito alle informazioni e la protezione delle fonti giornalistiche.
Inoltre, la legge prevede sanzioni per coloro che minacciano o attaccano i giornalisti, garantendo che tali crimini non rimangano impuniti. Questo è particolarmente rilevante in un contesto in cui molti giornalisti in Europa sono stati oggetto di attacchi o addirittura assassinati a causa del loro lavoro.
Il Media Freedom Act mira anche a proteggere i media da interferenze politiche o economiche, garantendo che possano operare in modo indipendente e senza pressioni esterne. Questo è essenziale per garantire che i media possano svolgere il loro ruolo cruciale nel fornire informazioni accurate e imparziali al pubblico.
Molti hanno accolto con favore l'approvazione del Media Freedom Act, sottolineando l'importanza di proteggere la libertà dei media e la sicurezza dei giornalisti in un'epoca in cui questi valori sono sempre più sotto attacco.
Notizie
Google rilascia gli aggiornamenti di sicurezza di ottobre 2023 per Android
Tempo di lettura: 2 minuti. Google rilascia aggiornamenti di sicurezza per Android, correggendo 54 vulnerabilità, tra cui due attivamente sfruttate. Gli utenti sono esortati ad aggiornare.

Google ha rilasciato gli aggiornamenti di sicurezza di ottobre 2023 per Android, affrontando 54 vulnerabilità uniche, tra cui due note per essere attivamente sfruttate. Le due falle sfruttate sono CVE-2023-4863 e CVE-2023-4211, per le quali Google ha “indicazioni che potrebbero essere sotto sfruttamento limitato e mirato”.
CVE-2023-4863 è una vulnerabilità di overflow del buffer nella libreria open-source ubiquitaria libwebp, che impatta numerosi prodotti software, tra cui Chrome, Firefox, iOS, Microsoft Teams e molti altri. Questa particolare falla è stata inizialmente erroneamente assegnata a CVE separati per Apple iOS e Google Chrome, sebbene fosse effettivamente nella libreria sottostante. Un tentativo successivo di correggerlo assegnando un nuovo CVE (CVE-2023-5129) è stato respinto.
CVE-2023-4211 è una falla attivamente sfruttata che colpisce molteplici versioni dei driver GPU Arm Mali utilizzati in una vasta gamma di modelli di dispositivi Android. Questa falla è un problema di memoria use-after-free che potrebbe consentire agli aggressori di accedere o manipolare localmente dati sensibili.
In sintesi, l'aggiornamento Android di ottobre 2023 porta:
- 13 correzioni nel framework Android
- 12 correzioni nei componenti del sistema
- Due aggiornamenti su Google Play
- Cinque correzioni nei componenti Arm
- Tre correzioni riguardanti i chip MediaTek
- Una correzione riguardante i chip Unisoc
- 18 correzioni sui componenti Qualcomm (15 per closed-source)
Delle 54 correzioni riguardanti Android 11-13, cinque sono classificate come critiche e due riguardano problemi di esecuzione di codice remoto. Questo aggiornamento segue il sistema standard di rilascio di due livelli di patch: il primo (2023-10-01) si concentra sui componenti principali di Android (Framework + System), mentre il secondo (2023-10-06) riguarda il kernel e i componenti closed-source. Questo approccio consente ai produttori di dispositivi di applicare selettivamente gli aggiornamenti rilevanti per i loro modelli hardware, rendendoli disponibili più rapidamente.
I destinatari del primo livello di patch otterranno gli aggiornamenti principali di Android del mese corrente così come gli aggiornamenti di entrambi i livelli del mese precedente, in questo caso settembre 2023. Coloro che vedono il secondo livello di patch sul loro schermo di aggiornamento otterranno tutti gli aggiornamenti menzionati in questo bollettino del mese.
Le versioni Android 10 e precedenti non sono più supportate, ma a seconda dell'ambito di alcune vulnerabilità recentemente corrette, potrebbero anche essere colpite. Detto ciò, si consiglia agli utenti di sistemi Android più vecchi di aggiornare a un modello più recente o di flashare il loro dispositivo con una distribuzione Android di terze parti che offre aggiornamenti di sicurezza per i loro modelli.
- Editoriali3 settimane fa
Zelensky fa uso di cocaina? I dubbi e le paure su un alleato “tossico”
- Inchieste2 settimane fa
La CIA sotto accusa aiutata da NewsGuard nella narrazione sull’origine del COVID-19
- Tech3 settimane fa
Confronto tra Apple Watch Series 9, Series 8 e Series 7: quale scegliere?
- Tech2 settimane fa
Realme GT 5: test di ricarica a 240W sbalorditivo
- Tech2 settimane fa
Honor 100 Pro in arrivo con Snapdragon 8 Gen 2 e display AMOLED
- Tech2 settimane fa
Il confronto tra iPhone 15 Pro Max e Samsung Galaxy S23 Ultra
- Inchieste7 giorni fa
Fuga attraverso il confine: vuole la pace, ripudia la guerra e dice addio all’Ucraina
- Tech3 settimane fa
Xiaomi 13 Ultra: kit fotografico che rivoluziona la fotografia