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Sicurezza Informatica

Anonymous avvisa la Cina: giù le mani da Taiwan. Defacement al partito comunista

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Il gruppo di hacker Anonymous si è preso una pausa dalla guerra cibernetica in Russia e ha violato il sito web del Partito Comunista Cinese (CCP) di Chengdu, avvertendo Pechino di “non provare nulla di stupido contro Taiwan” sulla scia dell’invasione della Russia in Ucraina.

Il collettivo ha violato il sito web del Comitato distrettuale di Chengdu Pidu della Conferenza consultiva politica del popolo cinese, ha riferito Taiwan News.

In una nuova pagina HTML creata sul sito web, Anonymous ha incluso il suo logo, seguito da una foto di una persona che indossa una felpa nera e una maschera di Guy Fawkes.

Appare il meme “Taiwan Numbah Wan!”, che è un riferimento a una famosa citazione dello streamer di videogiochi “AngryPug” nel 2015 per inimicarsi lo streamer cinese “Em0” durante una partita nel gioco per computer “H1Z1“. Sotto lo slogan c’è la bandiera di Taiwan seguita dal suo emblema nazionale, ha riferito Taiwan News.

Il gruppo di hacker ha poi dichiarato che sta prendendo una “breve pausa” dalla sua guerra informatica contro la Russia per “ricordare alla Cina di non provare nulla di stupido contro Taiwan“.

Ha sottolineato che da quando è iniziata l’invasione russa, ha lanciato numerosi attacchi al governo russo e ai siti web dei media statali, ai sistemi di controllo industriale e a centinaia di telecamere di sorveglianza.

Alludendo al membro di Anonymous “Cyber Anakin” che ha violato per cinque giorni i sistemi informatici cinesi, comprese le interfacce delle centrali nucleari, ha menzionato un “souvenir” che aveva lasciato in Cina.

La pagina deturpata includeva le bandiere di Tibet, Taiwan, Turkestan orientale, Mongolia meridionale, e la bandiera della Bauhinia nera, così come un memoriale per Li Wenliang e persone famose morte per COVID, secondo quanto riferito da Taiwan News.

Il sito web del CCP che è stato oggetto del defacement è andato rapidamente offline.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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