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Sicurezza Informatica

Anonymous e gli hacker pro Ucraina continuano con la fuffa cibernetica

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Anonymous, il famoso gruppo di hacker identificato dalle maschere di Guy Fawkes nei suoi video, ha lanciato una guerra informatica a tutto campo contro la Russia in seguito ai suoi attacchi in Ucraina.

Nei suoi ultimi attacchi, il gruppo ha violato più di 400 telecamere russe e vi ha sovrapposto un testo che descrive la situazione in Ucraina, colpita dalla guerra. Gli attacchi arrivano solo un giorno dopo che Anonymous ha violato servizi di streaming e canali televisivi in diretta in Russia per trasmettere filmati direttamente dall’Ucraina.

Attualmente, Anonymous ha violato diversi siti web governativi russi. La maggior parte di questi attacchi rende solo questi siti inaccessibili, ma ci sono anche gravi conseguenze, come il furto di alcuni siti web del governo russo e dei dati bancari ancora non emersi.

Il 28 febbraio, il gruppo affiliato di Anonymous Network Battalion 65 (NB65) ha attaccato l’Istituto russo per la sicurezza nucleare, rubando 40.000 documenti che contenevano alcuni dati sensibili. A quel tempo, è stato attaccato anche il sistema autonomo di un operatore russo, che ospitava un gran numero di sistemi informativi di organizzazioni governative russe e anche dipartimenti militari.

L’ultima notizia lanciata dal gruppo di hacker è quella di rubato il codice sorgente dell’antivirus Kaspersky, e gli screenshot rilasciati dagli hacker mostrano la data dell’intrusione il 7 marzo 2022.

Ieri sera, NB65 ha rilasciato un messaggio dicendo che per favore aspettate pazientemente che il codice sorgente di Kaspersky venga rilasciato, e poi ha rilasciato un messaggio dicendo che “tutti vedranno un codice interessante”.

Anche questa volta, come in molti precedenti attacchi, il risultato è che non si tratta del codice di Kaspersky e che non ci sono danni collaterali oltre soliti disservizi di negazione del servizio.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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