Categorie
Notizie

Anonymous sensibile sul nucleare: attacco di defacing a Rosatom. A rischio FSB

Tempo di lettura: < 1 minuto.

In risposta al sequestro della centrale nucleare ucraina di Zaporizhia da parte degli invasori russi, il gruppo internazionale di hacker Anonymous ha deturpato il sito web di Rosatom, l’operatore russo dell’energia nucleare, e delle sue filiali, entrando in possesso dei dati di sicurezza della società.

Secondo Taiwan News, gli hacker hanno sequestrato i dati di sicurezza di Rosatom. Sono stati violati anche i siti web delle filiali di Rosatom, Rosenergoatom e l’Istituto di Ricerca All-Russian per il funzionamento delle centrali nucleari. In ognuno di questi tre siti, gli hacker hanno aggiunto nuove pagine html con le lettere “fckptn”).

Anonymous ha anche riferito di aver ottenuto l’accesso a 1.300 telecamere di rete in Russia e Bielorussia.

Anonymous avrebbe anche violato il sito web del FSB russo ed ha sequestrato il database di Rosneft. In precedenza, Anonymous ha violato tutti i canali della TV di stato russa, accendendo le trasmissioni di video sulla guerra in Ucraina e gli inviti ai russi ad opporsi al genocidio in corso del loro governo in Ucraina. Dopo che la “guerra informatica” è stata dichiarata contro il Cremlino, Anonymous entro il 5 marzo aveva violato più di 2.500 siti web di agenzie governative russe, media e altri in Russia e Bielorussia a sostegno dell’Ucraina.

Il 24 febbraio, il presidente russo Vladimir Putin ha lanciato una massiccia invasione dell’Ucraina. Le truppe russe hanno bombardato e distrutto le infrastrutture chiave e le aree residenziali delle città e dei paesi ucraini, usando artiglieria, lanciarazzi multipli e missili balistici.

La notte del 4 marzo, le truppe russe hanno conquistato la centrale nucleare di Zaporizhia.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

Pronto a supportare l'informazione libera?

Iscriviti alla nostra newsletter // Seguici gratuitamente su Google News
Exit mobile version