La polizia federale australiana (AFP) ha accusato venerdì un uomo di aver creato e tratto profitto da uno spyware che permetteva il controllo remoto totale dei computer delle vittime.
L’AFP sostiene che l’uomo ha scritto lo spyware quando aveva 15 anni e nei nove anni successivi lo ha venduto a più di 14.500 persone in 128 Paesi.
Lo spyware, chiamato Imminent Monitor, era popolare tra gli autori di violenza domestica e altri criminali. Controllava le webcam e i microfoni dei dispositivi e registrava le sequenze di tasti.
L’AFP ha individuato e bloccato il software nel 2019, ma non prima che l’uomo accusato della sua creazione e vendita ne ricavasse tra i 300.000 e i 400.000 dollari australiani (tra i 210.000 e i 280.000 dollari).
L’AFP ha identificato 201 persone in Australia che hanno acquistato il software. Il 12,4% di queste persone è stato segnalato come destinatario di ordini di violenza domestica e uno di loro è stato iscritto nel registro dei minori autori di reati sessuali. –