Categorie
Sicurezza Informatica

Attacco hacker “alcolico” dell’esercito ucraino. Russia senza vodka

Tempo di lettura: < 1 minuto.

Un gruppo di hacker volontari coordinati dall’Ucraina ha interrotto con successo alcuni aspetti dell’industria russa degli alcolici, prendendo di mira il servizio obbligatorio di monitoraggio delle vendite del governo, secondo diversi rapporti dei media russi.

L’esercito informatico dell’Ucraina ha chiamato per la prima volta per attacchi DDoS coordinati sul sistema informativo automatizzato dello Stato Unito (EGAIS) martedì.

Se il sistema è giù, il fatturato ufficiale di liquori e alcolici in Russia sarà bloccato“, ha detto IT Army ai suoi seguaci sul suo servizio ufficiale Telegram.

Il servizio EGAIS è necessario per la spedizione e la ricezione di alcolici.

I media russi riferiscono dei nostri progressi! Hanno anche menzionato che le interruzioni prolungate del servizio ‘EGAIS’ porterebbero alla sospensione delle operazioni e quindi alla diminuzione delle entrate per il bilancio del paese aggressore. Questo sembra un buon motivo per insistere!” ha scritto il gruppo.

Lagoda, un produttore di vini e liquori, ha dichiarato a Vedomosti, che il 70% delle sue transazioni non è riuscito a cancellare in EGAIS durante il culmine degli attacchi. La Moscow Brewing Company, che secondo quanto riferito produce normalmente 90.000 lattine di birra all’ora, ha interrotto la produzione giovedì in mezzo agli attacchi, ha riferito il commercio russo di bevande Profibeer.

Nel giro di un giorno, però, EGAIS sembrava funzionare di nuovo correttamente.

Gli attacchi all’industria russa degli alcolici colpiscono in gran parte solo i russi, poiché l’esportazione internazionale di alcol distillato in Russia è rara. Mentre gli americani hanno boicottato la vodka all’inizio della guerra in Ucraina, la maggior parte delle aziende di vodka di alto profilo, comprese quelle con nomi russi come Smirnoff, sono distillate in patria. La grande maggioranza della vodka russa, il 90%, è consumata in Russia.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

Pronto a supportare l'informazione libera?

Iscriviti alla nostra newsletter // Seguici gratuitamente su Google News
Exit mobile version