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Sicurezza Informatica

Attacco ransomware all’Università Techlion da parte di Dark Bit

Tempo di lettura: < 1 minuto. Non solo crimine informatico, ma anche attivismo in favore della causa palestinese.

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L’Università Technion, la principale scuola di tecnologia in Israele e centro di formazione in sicurezza cibernetica, è stata hackerata domenica da un nuovo gruppo che si fa chiamare DarkBit.

La forma dell’attacco cibernetico è stata quella di un attacco ransomware, ma i contenuti della minaccia e le richieste del gruppo hanno indicato una potenziale opposizione ideologica ad Israele come “stato di apartheid”. DarkBit ha chiesto 80 Bitcoin, o 6 milioni di NIS, per fermare l’attacco ransomware, con una minaccia di aumentare l’importo del 30% se non ricevono la somma richiesta entro 48 ore. L’Israel National Cyber Directorate (INCD) ha detto che è in contatto con la Technion per ottenere una visione completa della situazione, per assistere con l’incidente e per studiarne le conseguenze. L’autorità ha anche tenuto riunioni con funzionari dell’istruzione superiore per creare una maggiore consapevolezza su ciò che devono fare per difendere le loro istituzioni dagli hacker.

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Tuttavia, l’Israele attualmente non ha una legge cibernetica completa, il che lascia le autorità dell’INCD senza potere in molte aree, compresa quella dell’istruzione superiore.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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