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Sicurezza Informatica

Attacco Ransomware confermato: Hive chiede 5 milioni di riscatto. La speranza di non pagare viene da Seoul

Tempo di lettura: 2 minuti.

Dopo l’attacco a Trenitalia è arrivata la rivendicazione con l’annessa richiesta di riscatto. Ad aver chiesto 5 milioni di euro di pagamento alla società strategica del nostro paese nel campo dei trasporti è stato il gruppo Hive.

C’era molta cautela sulla tesi “ransomware”, ma alla fine è emersa l’estorsione che ma messo a soqquadro uffici e sistema di emissione biglietti nella giornata in cui è propagato l’attacco.

Hive ha effettuato un attacco ransomware e chiede soldi per decriptare i files, ma c’è una speranza di recuperare i dati senza pagare il riscatto grazie all’università di Seoul che avrebbe la capacità di sbloccare il 90% circa delle infezioni.

La richiesta di 5 milioni di euro, calcolata sul fatturato dell’azienda colpita di 2,5 miliardi è molto bassa. Se la somma non verrà pagata nei prossimi giorni, l’importo sale a 10 milioni.

O i criminali hanno nulla in mano di sensibile oppure hanno bisogno di fare cassa immediatamente per altre spese, fatto sta che la più grande azienda del paese nel settore dei trasporti è stata colpita nonostante gli avvisi dell’Agenzia Nazionale della Cybersicurezza.

Altro aspetto da approfondire è se, essendo i criminali russi, ci siano ragioni pertinenti alla presenza dell’Italia tra i paesi ostili. Sul sito di Hive manca una rivendicazione ufficiale, ma i primi sospetti sono stati avanzati dai ricercatori del gruppo Stranger Pizza che hanno trovato il linki al sito del gruppo nel file di testo contenente il messaggio di estorsione e l’accesso a un altro sito dove è possibile interagire con i propri aguzzini a seguito di un attacco.

La foto pubblicata da Hacker Journal testimonia l’infezione e la richiesta di riscatto avanzata nel servizio clienti degli sviluppatori del ransomware

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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