Categorie
Notizie

Australian Signals Directorate rivela: zero day click contro i terroristi isis

Tempo di lettura: < 1 minuto. L’Australian Signals Directorate ha rivelato di aver utilizzato attacchi zero-click sui dispositivi utilizzati dai combattenti dell’ISIS, svelando le tecniche di cyber-offensiva utilizzate.

Tempo di lettura: < 1 minuto.

L’Australian Signals Directorate (ASD), l’organizzazione di intelligence dei segnali, ha rivelato di aver impiegato attacchi zero-click sui dispositivi utilizzati dai combattenti dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (ISIL). Questi attacchi sono stati eseguiti senza che l’ISIL dovesse interagire con il dispositivo in alcun modo.

I payload sviluppati dall’ASD

L’ASD ha sviluppato tre payload che poteva distribuire sugli smartphone e sui PC dei combattenti dell’ISIL. Uno di questi payload, chiamato “Light Bolt”, ha fatto sì che i dispositivi si collegassero a un video del successo del 1987 di Rick Astley, “Never Gonna Give You Up”. Questo attacco ha portato i dispositivi offline, ma era un semplice inconveniente che poteva essere risolto riavviando il dispositivo.

L’effetto dei payload sull’ISIL

I tre payload sono stati utilizzati contro solo 47 dispositivi, in 81 occasioni. Tuttavia, il documentario descrive come anche questo livello di intervento abbia fatto la differenza, poiché i comandanti sul campo erano in grado di chiedere all’ASD di agire contro i combattenti in tempo reale, rendendo difficile per questi ultimi coordinare la loro difesa.

L’effetto delle operazioni dell’ASD

Nel documentario, il personale dell’ASD spiega che il solo fatto di costringere i combattenti dell’ISIL a lasciare i loro posti per cercare supporto tecnico era una vittoria, perché riduceva la loro efficacia. In alcuni casi, una volta che i dispositivi erano stati messi offline, i combattenti dell’ISIL hanno iniziato a utilizzare radio che hanno reso possibile determinare la loro posizione. In alcuni casi, sono seguiti attacchi aerei.

Pronto a supportare l'informazione libera?

Iscriviti alla nostra newsletter // Seguici gratuitamente su Google News
Exit mobile version