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Biden: Corte Suprema esamini leggi sulla moderazione contenuti

Tempo di lettura: < 1 minuto. L’amministrazione Biden sollecita la Corte Suprema degli Stati Uniti a riesaminare le leggi della Florida e del Texas che limitano la moderazione dei contenuti da parte delle piattaforme di social media.

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L’amministrazione Biden ha chiesto alla Corte Suprema degli Stati Uniti di riesaminare le leggi adottate dalla Florida e dal Texas, che pongono restrizioni alle aziende di social media come Facebook riguardo alla moderazione dei contenuti pubblicati dai loro utenti.

Dettagli delle leggi e delle cause

Sia la Florida che il Texas hanno approvato leggi che rendono illegale per le grandi piattaforme sociali sospendere o punire gli utenti. Queste leggi sono state motivate da accuse di lunga data secondo cui le principali piattaforme sarebbero parziali nei confronti dei conservatori. Una serie di ingiunzioni temporanee ha lasciato incerto il futuro di queste leggi. Ora, con i nuovi documenti presentati, aumenta la pressione sulla Corte Suprema affinché risolva le cause.

Protezione del Primo Emendamento

I documenti sottolineano che le attività di moderazione dei contenuti delle piattaforme sono protette dal Primo Emendamento. Questo significa che le piattaforme hanno il diritto di decidere come moderare i contenuti senza interferenze esterne. Tuttavia, l’amministrazione non sosterrà l’annullamento di una decisione della corte della Florida che consente di mantenere parti delle regole incentrate sulla trasparenza.

Reazioni e dichiarazioni

Chris Marchese, direttore del contenzioso di NetChoice, ha dichiarato che le leggi della Texas e della Florida sono incostituzionali e ha sollecitato la Corte a respingerle, sottolineando che la Costituzione proibisce al governo di controllare il discorso online.

L’importanza della moderazione dei contenuti

L’amministrazione sostiene che la decisione di una piattaforma di moderare i contenuti è protetta dal Primo Emendamento. La censura e la cura dei contenuti visualizzati dagli utenti sono considerate attività espressive, anche se il discorso è fornito quasi interamente dagli utenti stessi.

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