Categorie
Sicurezza Informatica

Blackout Libero e Virgilio: massimo 48 ore e ritorna online il servizio mail

Tempo di lettura: 2 minuti. Scoperta la causa ed interviene il Governo con il Sottosegretario Butti: “Garantire integrità dati degli utenti”

Tempo di lettura: 2 minuti.

Il sottosegretario di Stato alla trasformazione digitale è intervenuto dopo diversi giorni che la società ItaliaOnline, che gestisce Libero Mail, ha subito un malfunzionamento ai suoi servizi di posta elettronica che hanno generato panico nei propri clienti. Come abbiamo già raccontato, è stato escluso un attacco informatico, anche se nell’ambiente permangono sospetti su un attacco ransomware, e finalmente è arrivata la comunicazione ufficiale della società ai suoi stessi utenti.

Quello che traspare dall’ennesima lettera di scuse inviata agli utenti in seguito all’ennesimo giorno di disservizio, è la presenza di un bug nella nuova tecnologia di storage che l’azienda avrebbe adottato nei giorni precedenti con il fine di migliorare il suo servizio.

Questo ha fatto sì che fossero fugati tutti i dubbi riguardanti l’attacco criminale da parte di malintenzionati nel chiedere un riscatto di eventuali dati sottratti, ma il disservizio ha raggiunto tempi biblici anche per un semplice problema di livello software. Solitamente questa tempistica molto lunga riguarda eventi che hanno come causa disastri fisici veri e propri agli apparati hardware.

Il Governo Italiano è intervenuto con Butti

Il Sottosegretario di Stato al Digitale Butti, dopo il blackout dei servizi web di Libero e Virgilio il Sottosegretario Alessio Butti chiede la “garanzia dell’integrità dei dati”. “Dalla notte del 23 gennaio i servizi web di Libero e Virgilio stanno riscontrando malfunzionamenti che impediscono a circa 9 milioni di utenti di utilizzare la loro posta elettronica. Una situazione che sta creando disagi e danni a tutti i professionisti che fanno ricorso a questi strumenti” afferma il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti, che fa sapere che “a tale scopo, attraverso gli uffici del Dipartimento per la trasformazione digitale, ho contattato questa mattina l’amministratore delegato di Italiaonline – la società che gestisce i due provider – al fine di chiarire le origini del problema e individuare quanto prima una soluzione che possa garantire il rispetto dell’integrità dei dati degli utenti“.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

Pronto a supportare l'informazione libera?

Iscriviti alla nostra newsletter // Seguici gratuitamente su Google News
Exit mobile version