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ByteDance accusata di aiutare la Cina a spiare gli attivisti di Hong Kong con TikTok

Tempo di lettura: 2 minuti. ByteDance, la società con sede a Pechino che possiede TikTok, è stata accusata di aver permesso ai membri del Partito Comunista Cinese di accedere ai dati degli attivisti per i diritti civili e dei manifestanti di Hong Kong.

Tempo di lettura: 2 minuti.

ByteDance, la società con sede a Pechino che possiede TikTok, è stata accusata di aver permesso ai membri del Partito Comunista Cinese (CCP) di accedere ai dati degli attivisti per i diritti civili e dei manifestanti di Hong Kong. Secondo le affermazioni di Yintao Yu, ex dirigente di ByteDance, in una denuncia presentata in un tribunale statunitense, gli utenti che hanno caricato “contenuti legati alle proteste” sono stati anche identificati e monitorati.

Le accuse contro ByteDance

Nella denuncia, Yu sostiene che i membri di un comitato del CCP avevano accesso a un’identità “superutente”, nota anche come “utente dio”, che permetteva loro di visualizzare tutti i dati raccolti da ByteDance. Afferma inoltre che i membri del comitato non erano dipendenti di ByteDance, ma erano fisicamente presenti negli uffici dell’azienda a Pechino. Questo era di conoscenza comune tra i dirigenti senior, afferma Yu, che per circa un anno a partire da agosto 2017 è stato capo dell’ingegneria negli Stati Uniti per ByteDance.

L’uso delle credenziali “superutente” per identificare e localizzare i manifestanti

La denuncia sostiene anche che nel 2018 i membri del comitato del CCP hanno utilizzato le loro credenziali “superutente” per “identificare e localizzare i manifestanti di Hong Kong, gli attivisti per i diritti civili e i sostenitori delle proteste”. Hong Kong ha visto enormi proteste nel 2014 – il cosiddetto movimento degli ombrelli – in cui le persone chiedevano il diritto di eleggere il proprio leader. Dopo ciò, ci sono state dimostrazioni più piccole da parte degli attivisti per i diritti civili. Gran parte di questa visibile dissenso è scomparsa da quando Pechino ha represso con una draconiana legge sulla sicurezza nazionale dopo le proteste anti-governo del 2019.

La risposta di ByteDance alle accuse

Un portavoce di ByteDance ha negato con forza le accuse, descrivendole come “infondate”. Hanno anche affermato che Yu è stato impiegato dall’azienda per meno di un anno e in quel periodo ha lavorato su un’app ora dismessa chiamata Flipagram. Le affermazioni di Yu arrivano in un momento in cui TikTok è sotto intensa scrutinio in tutto il mondo.

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