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Cadono le accuse contro la società francese che ha venduto spyware all’Egitto

Tempo di lettura: 2 minuti. Il software Cerebro non ha aiutato il regime di Al-Sisi

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Un tribunale di Parigi ha respinto ieri le accuse di complicità in tortura nei confronti di un’azienda francese e dei suoi dirigenti che hanno venduto software spia avanzati al governo egiziano. Nexa Technology e quattro dei suoi dirigenti erano stati accusati nel 2021 di aver venduto all’Egitto il software Cerebro, che ha permesso al regime del presidente Abdel Fattah Al-Sisi di spiare gli oppositori politici, eventualmente torturandoli e facendoli sparire con la forza. Tuttavia, la Corte d’appello di Parigi ha ritirato le accuse contro il presidente Olivier Bohbot e l’amministratore delegato Stephane Salies, ma non ha ordinato l’archiviazione del caso, il che significa che l’indagine continuerà. Gli avvocati della Federazione Internazionale per i Diritti Umani hanno definito la decisione una “grande delusione”, ma hanno affermato che “la storia è lungi dall’essere conclusa”. “Continueremo a lavorare per far luce sulle conseguenze della vendita del sistema Cerebro al regime egiziano da parte di Nexo”, hanno dichiarato in un comunicato. Nexa è gestita da ex funzionari di Amesys, un’altra società informatica francese accusata in un’indagine separata di aver venduto il software spia Eagle al regime del defunto leader libico Muammar Gheddafi. Le accuse di complicità nella tortura contro Amesys sono state confermate lo scorso novembre, ma le accuse contro gli ex dipendenti dell’azienda sono state ritirate. Il noto sito web investigativo francese Disclose aveva rivelato in un precedente rapporto che i giganti delle armi Dassault, Thales e Nexa Technology, aziende francesi produttrici di armi e software spia, avevano venduto un sistema di sorveglianza di massa alle autorità egiziane. Il rapporto sottolineava che le tre aziende tecnologiche si sono riunite nel 2014 per un progetto di monitoraggio della popolazione al di fuori dei limiti normali, a beneficio dell’Agenzia di sicurezza nazionale egiziana, installando un software di monitoraggio di Internet chiamato Cerebro e Ercom-Suneris. Hanno anche venduto un programma per le intercettazioni e la geolocalizzazione chiamato Cortex vortex. Il rapporto aggiunge che per stabilire la sua autorità nel 2013, Al-Sisi si è affidato a due importanti alleati, con la Francia che è uno dei suoi principali partner occidentali. La Francia ha fornito sostegno diplomatico, militare e commerciale al regime di Sisi.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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