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Sicurezza Informatica

ChatGPT: un’intelligenza artificiale che cambia il futuro del lavoro?

Tempo di lettura: 2 minuti. L’ultima ondata di AI rivoluzionerà il mondo del lavoro, ma potrebbe anche creare nuove opportunità

Tempo di lettura: 2 minuti.

L’intelligenza artificiale ChatGPT ha dimostrato di essere in grado di svolgere un’ampia gamma di compiti, dalla risoluzione di esami per avvocati e medici negli Stati Uniti alla scrittura di email e canzoni, creazione di app e molto altro. Ma quali saranno le conseguenze di questa rivoluzione tecnologica sul mercato del lavoro e sul futuro dell’occupazione?

L’impatto di ChatGPT sul mercato del lavoro

Laura Nurski, responsabile del team Future of Work presso il think tank Bruegel di Bruxelles, afferma che l’impatto delle intelligenze artificiali generative sul mercato del lavoro sarà significativo. Queste tecnologie possono essere applicate in molti settori e in svariati lavori, con un’enfasi particolare sulle attività legate all’interpretazione del linguaggio.

Insegnanti e telemarketer: i mestieri più a rischio

Uno studio recente condotto da ricercatori di Princeton, University of Pennsylvania e New York University ha scoperto che insegnanti e telemarketer potrebbero essere i mestieri più colpiti da ChatGPT e altre intelligenze artificiali simili. Tuttavia, ciò non significa necessariamente che queste tecnologie porteranno alla perdita di milioni di posti di lavoro. Al contrario, gli strumenti come ChatGPT potrebbero aiutare gli insegnanti a svolgere alcuni compiti, come individuare il plagio o sviluppare materiali didattici.

Limiti dell’intelligenza artificiale

Nonostante le potenzialità offerte da ChatGPT, la tecnologia ha anche dei limiti. Ad esempio, ha mostrato di commettere errori in calcoli matematici di base e in questioni logiche. Alcuni lavori, come traduttori di lingue e operatori telefonici, potrebbero essere sostituiti dall’AI, ma altri lavori più complessi e non routinari, come avvocati e farmacisti, continueranno a richiedere l’intervento umano.

L’opportunità di creare nuovi lavori

L’intelligenza artificiale ha anche il potenziale di creare nuovi lavori. Il World Economic Forum ha stimato che, sebbene l’AI possa eliminare 85 milioni di lavori entro il 2025, ne creerà anche 97 milioni in settori come big data, machine learning, sicurezza informatica e marketing digitale.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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