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Sicurezza Informatica

Chiude il black market Canadian HQ nel dark web senza colpevoli e server sequestrati

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E’ “morto” appena da una settimana il mercato del dark web Canadian HeadQuarters, ma una società di cybersicurezza con sede in Canada prevede che un altro prenderà il suo posto.

I criminali sono senza una piazza di spaccio virtuale per i frutti delle loro attività di recupero criminale delle informazioni di identificazione personale da vendere a scopo di frode, ma è chiaro che finché c’è domanda, ci saranno individui che sono interessati a soddisfarla”.

CanadianHQ pur essendo un mercato dove i truffatori potevano comprare e vendere molti tipi di merci, comprese le droghe, era prevalentemente specializzato in materiale illegale relativo alle informazioni bancarie ed anagrafiche dei cittadini del Canada come numeri di carte di credito canadesi rubate e completi kit di identità complete canadesi, che avrebbero incluso date di nascita, numeri di assicurazione sociale e abbastanza altre informazioni personali per creare Identità fraudolente.

In vendita anche l’accesso a conti bancari vuoti, aperti in istituzioni finanziarie canadesi, da utilizzare per il riciclaggio di denaro.

La settimana scorsa la Canadian Television and Telecommunications Commission (CRTC) ha detto che il mercato è stato chiuso dopo aver notificato mandati a quattro persone secondo la legge canadese antispam, che consente di dare alle autorità il diritto di esaminare qualsiasi computer e i suoi dati, e di rimuovere qualsiasi attrezzatura per l’esame. Uno dei quattro era presumibilmente l’amministratore del sito chiuso in silenzio lo scorso giugno perchè l’amministratore ha apparentemente preso quella decisione.

Ad oggi c’è solo una indagine nei confronti di un sospettato, ma non è certo sapere chi sia realmente l’amministratore del sito e nemmeno perchè nessun server sia stato sequestrato.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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