Categorie
Sicurezza Informatica

Nuove direttive CISA e FBI contro le vulnerabilità SQL

Tempo di lettura: 3 minuti. CISA e FBI esortano a eliminare le vulnerabilità all’iniezione SQL, sottolineando l’importanza delle pratiche di sviluppo sicure per proteggere il web.

Tempo di lettura: 3 minuti.

La Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) e l’FBI hanno recentemente emesso un allarme congiunto, invitando i produttori ad eliminare le vulnerabilità legate all’iniezione SQL dai loro software. Questa iniziativa rientra in un più ampio sforzo per promuovere pratiche di sviluppo software “sicure per progettazione”, fondamentali per la protezione delle infrastrutture critiche dagli attacchi informatici.

Cos’è la SQL injection?

L’iniezione SQL (SQL Injection) è una tecnica di attacco informatico che mira a sfruttare le vulnerabilità presenti nelle applicazioni web che interagiscono con database attraverso il linguaggio SQL (Structured Query Language). Questo tipo di attacco si verifica quando un malintenzionato inserisce o “inietta” una query SQL dannosa o manipolata all’interno di un input o campo di dati previsto dall’applicazione. Se l’applicazione non filtra correttamente gli input ricevuti, queste query SQL malevole possono essere eseguite dal sistema di gestione del database dell’applicazione, portando a conseguenze dannose.

Come funziona

L’iniezione SQL sfrutta generalmente campi di input non protetti o mal configurati all’interno di form web, URL, o interfacce API. Gli hacker possono inserire stringhe SQL manipolate in questi campi in modi che l’applicazione non prevede. Se l’applicazione trasmette queste stringhe al database senza una sufficiente sanificazione o validazione, queste possono alterare il comportamento previsto delle query SQL, permettendo agli aggressori di:

  • Visualizzare, modificare o cancellare dati dal database.
  • Ottenere accessi non autorizzati e informazioni sensibili.
  • Eseguire operazioni amministrative sul database.
  • Compromettere l’intera applicazione o il sistema sottostante.

Esempio di SQL Injection

Un esempio classico di iniezione SQL si trova nei form di login. Supponiamo che un’applicazione web utilizzi la seguente query SQL per autenticare gli utenti:

sqlCopy code

SELECT * FROM users WHERE username = 'inserito_dall_utente' AND password = 'inserita_dall_utente';

Un aggressore potrebbe inserire un valore come admin' -- nel campo username. La query risultante diventerebbe:

sqlCopy code

SELECT * FROM users WHERE username = 'admin' --' AND password = 'qualunque';

Il -- è un commento in SQL, quindi tutto ciò che segue viene ignorato, rendendo la condizione della password irrilevante. Se “admin” è un utente valido, l’aggressore otterrebbe accesso senza bisogno di una password.

Prevenzione

Per prevenire le iniezioni SQL, gli sviluppatori devono adottare diverse misure di sicurezza, tra cui:

  • Utilizzo di query parametrizzate e dichiarazioni preparate per separare chiaramente i comandi SQL dai dati inseriti dall’utente.
  • Impiego di ORM (Object Relational Mapping) che riduce il rischio di iniezioni.
  • Validazione e sanificazione rigorose degli input dell’utente.
  • Adozione del principio del minimo privilegio per le operazioni del database, limitando l’accesso e le operazioni possibili basandosi sul ruolo dell’utente.

L’iniezione SQL rappresenta uno dei rischi più gravi e diffusi per la sicurezza delle applicazioni web, e la sua prevenzione è una priorità fondamentale nello sviluppo di software sicuri.

L’Allarme di sicurezza e le raccomandazioni

L’allarme di CISA e FBI sottolinea la persistente minaccia rappresentata dalle vulnerabilità all’iniezione SQL, una delle tecniche di attacco più comuni e pericolose contro le applicazioni web. Gli aggressori sfruttano queste vulnerabilità per eseguire comandi SQL arbitrari sui database delle applicazioni, compromettendone l’integrità e l’accessibilità.

La CISA esorta gli sviluppatori di software a implementare misure preventive, come l’uso di query parametrizzate e dichiarazioni preparate, per proteggere le applicazioni dalle iniezioni SQL. Queste pratiche, unite a un’accurata sanificazione degli input degli utenti, possono ridurre significativamente il rischio di attacchi.

Implicazioni per lo sviluppo software

L’enfasi sulla prevenzione delle iniezioni SQL evidenzia l’importanza di integrare la sicurezza in ogni fase del ciclo di vita dello sviluppo software. La progettazione “sicura per design” non solo aiuta a mitigare i rischi specifici come l’iniezione SQL, ma promuove anche un approccio più robusto e resiliente alla sicurezza del software in generale.

Inoltre, queste linee guida rafforzano la necessità per le organizzazioni di adottare politiche di sicurezza proattive, che includano la formazione continua degli sviluppatori sulle migliori pratiche di sicurezza, revisioni regolari del codice e test di penetrazione per identificare e correggere le vulnerabilità prima del rilascio del software.

Verso un Futuro più Sicuro

L’allarme congiunto di CISA e FBI riflette l’impegno dell’industria della sicurezza informatica nel contrastare le minacce in evoluzione e nel promuovere un ambiente digitale più sicuro. Man mano che gli attacchi informatici diventano più sofisticati, l’adozione di pratiche di sviluppo sicure per design diventa essenziale per proteggere le informazioni e le infrastrutture critiche.

Questa iniziativa sottolinea anche il ruolo cruciale della collaborazione tra agenzie governative, industria tecnologica e comunità di sviluppatori nel rafforzare le difese contro le minacce informatiche, garantendo così la sicurezza e la resilienza delle nostre società digitali.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

Pronto a supportare l'informazione libera?

Iscriviti alla nostra newsletter // Seguici gratuitamente su Google News
Exit mobile version