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Cognyte ha venduto software di intercettazione al Myanmar prima del colpo di stato

Tempo di lettura: 2 minuti. La società israeliana vi ha partecipato nonostante il divieto di vendita imposto dalle regole vigenti nel paese

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L’israeliana Cognyte Software Ltd ha vinto una gara d’appalto per la vendita di software di intercettazione a un’azienda di telecomunicazioni sostenuta dallo Stato del Myanmar un mese prima del colpo di Stato militare del febbraio 2021 nella nazione asiatica, secondo i documenti esaminati da Reuters.

L’accordo è stato stipulato nonostante Israele abbia dichiarato di aver interrotto i trasferimenti di tecnologia di difesa al Myanmar a seguito di una sentenza del 2017 della Corte Suprema israeliana, secondo un reclamo legale recentemente depositato presso il procuratore generale di Israele e reso noto domenica.

Sebbene la sentenza sia stata sottoposta a un raro ordine di riservatezza su richiesta dello Stato e i media non possano citarla, il governo israeliano ha dichiarato pubblicamente in numerose occasioni che le esportazioni di difesa verso il Myanmar sono vietate. La denuncia, guidata dall’avvocato israeliano di alto profilo per i diritti umani Eitay Mack, che ha guidato la campagna per la sentenza della Corte Suprema, chiede un’indagine penale sull’accordo. La denuncia accusa Cognyte e alcuni funzionari del ministero della Difesa e degli Esteri che supervisionano tali accordi di “favoreggiamento di crimini contro l’umanità in Myanmar”.

La denuncia è stata presentata a nome di oltre 60 israeliani, tra cui un ex presidente della Camera e importanti attivisti, accademici e scrittori. I documenti relativi all’accordo, forniti a Reuters e Mack dal gruppo di attivisti Justice for Myanmar, sono una lettera del gennaio 2021 con allegati da parte di Myanmar Posts and Telecommunications (MPT) alle autorità di regolamentazione locali, che elencano Cognyte come il fornitore vincente per la tecnologia di intercettazione e notano che l’ordine di acquisto è stato emesso “entro il 30 dicembre 2020”. Il software di intercettazione può dare alle autorità il potere di ascoltare le chiamate, visualizzare i messaggi di testo e il traffico web, comprese le e-mail, e tracciare la posizione degli utenti senza l’assistenza delle società di telecomunicazioni e internet.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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