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Coreani e cinesi hanno frodato telefonicamente 150 milioni di dollari. Arrestati nelle Filippine

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Tre cittadini stranieri ricercati per frode nelle telecomunicazioni e crimini economici nei loro rispettivi paesi sono stati arrestati in operazioni separate a Luzon dal Bureau on Immigration (BI).

Il commissario del BI Jaime Morente ha detto che due sudcoreani identificati come Kim Changan di 25 anni e Kim Junhee di 38 anni sono stati arrestati in due operazioni separate a Makati e Pampanga.

Citando l’ufficio centrale nazionale dell’Interpol (NCB) a Manila, la BI ha detto che Kim Changan è presumibilmente il leader di una associazione finalizzata alla frode nelle telecomunicazioni con sede in Cina che si è prodigato nel phishing vocale ed è riuscito a derubare alle sue vittime di più di 63 milioni di won o quasi 53 milioni di dollari.

Nel frattempo, sempre sulla base delle informazioni del NCB, la BI ha detto che Kim Junhee è stato accostato ad una associazione criminale, sempre con sede in Cina, che ha frodato le sue vittime di oltre 110 milioni di won o circa 92 milioni di dollari.

Il capo della BI-FSU Rendel Ryan Sy ha detto che un mandato d’arresto emesso dalla Corte distrettuale centrale di Seoul contro Kim Changan è stata diffusa nell’ottobre 2020, mentre Kim Junhee ha avuto un mandato emesso dalla Corte distrettuale di Seoul addirittura nel luglio 2019.

Oltre ai due sudcoreani, la BI ha anche arrestato una donna cinese identificata come Zhang Yujie di 51 anni a Mandaluyong City la scorsa settimana. La BI ha detto che le autorità cinesi hanno chiesto la sua espulsione a causa di un mandato d’arresto che è stato emesso contro di lei nel suo paese d’origine per un presunto coinvolgimento in attività di criminalità economica.

I tre cittadini stranieri sono trattenuti presso la struttura della BI a Camp Bagong Diwa a Taguig City in attesa dell’estradizione nei paesi di origine.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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