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Criminali, soldati e hacktivisti: 6 storie di attacchi informatici da non dimenticare

Tempo di lettura: 2 minuti.

Gli hacker, o meglio definirli criminali informatici, sono individui o gruppi di attivisti e militari che utilizzano la tecnologia per violare la sicurezza informatica e rubare informazioni private o causare danni. Nel corso degli anni, alcuni hacker sono stati considerati particolarmente pericolosi a causa della loro abilità e dei danni causati. In questo articolo esploreremo alcuni dei più pericolosi della storia.

Kevin Mitnick

Kevin Mitnick è stato uno dei più noti hacker degli anni ’90. La sua attività di hacking ha causato milioni di dollari di danni a molte grandi aziende e agenzie governative. Mitnick è stato arrestato nel 1995 e ha trascorso cinque anni in prigione.

Albert Gonzalez

Albert Gonzalez è stato un hacker che ha commesso una serie di crimini informatici tra il 2003 e il 2008. Tra le sue vittime ci sono state grandi catene come TJX Companies, BJ’s Wholesale Club e OfficeMax. Gonzalez è stato condannato a venti anni di carcere per i suoi crimini.

Anonymous

Anonymous è un gruppo di hacktivisti noto per la loro attività di protesta contro le aziende, i governi e le organizzazioni che considerano ingiuste. Il gruppo è stato attivo dal 2003 e ha attaccato numerose organizzazioni, tra cui il governo degli Stati Uniti e l’FBI.

APT10

APT10 è un gruppo di hacker cinesi considerati tra i più pericolosi al mondo. Il gruppo è stato attivo dalla metà degli anni 2000 e si è concentrato principalmente sull’espionaggio informatico a scopo di spionaggio industriale contro aziende e governi in tutto il mondo.

Sony Hacks

Nel 2011 un gruppo di hacker noto come LulzSec ha violato i sistemi informatici di Sony Pictures, causando la perdita di informazioni confidenziali sui dipendenti e sui clienti, e causando danni ai sistemi di produzione cinematografica. Il gruppo è stato accusato di aver causato danni per oltre 100 milioni di dollari.

WannaCry Ransomware

Nel 2017 una variante del ransomware WannaCry ha colpito più di 200mila dispositivi in 150 paesi causando ingenti danni economici e alla continuità operativa di molte aziende e organizzazioni. L’attacco è stato perpetrato utilizzando un exploit (EternalBlue) sviluppato dall’NSA (National Security Agency) americana e diffuso online dai gruppi ShadowBrokers.

È importante notare che la sicurezza informatica è un argomento in continua evoluzione e nuove minacce e attacchi possono emergere in qualsiasi momento. Per proteggere se stessi e la propria azienda dalle minacce informatiche, è importante essere sempre aggiornati sulle ultime tendenze e minacce e utilizzare software di sicurezza affidabili e aggiornati.

Inoltre, è importante seguire buone pratiche di sicurezza informatica, come l’utilizzo di password forti e uniche, l’evitare di cliccare su link sospetti o allegati in email di mittenti sconosciuti e la manutenzione regolare del sistema e del software.

Infine, è importante ricordare che gli hacker non sono sempre individui solitari agendo da soli, spesso sono organizzazioni o gruppi sponsorizzati da governi o interessi privati, quindi è importante anche tenere in considerazione la dimensione geopolitica e le implicazioni politiche che possono avere certi attacchi informatici.

In sintesi, gli hacker più pericolosi della storia sono individui e gruppi che hanno causato danni significativi alle aziende e alle organizzazioni utilizzando le loro abilità informatiche. È importante essere sempre informati e adottare buone pratiche di sicurezza informatica per proteggere se stessi e la propria azienda dalle minacce informatiche.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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