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Sicurezza Informatica

CSAM, Polizia Postale esegue sei decreti di perquisizione

Tempo di lettura: < 1 minuto. La Polizia Postale esegue sei decreti di perquisizione, identificando e sequestrando materiale contenente abuso sessuale sui minori diffuso su un noto social network, dimostrando l’importanza delle segnalazioni e delle indagini approfondite.

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Il 28 settembre, la polizia postale ha eseguito sei decreti di perquisizione personale, domiciliare e informatica emessi dalla procura della repubblica presso il tribunale di Salerno. I soggetti coinvolti, residenti in tutto il territorio italiano, sono ritenuti responsabili dei reati di detenzione e divulgazione di materiale inerente contenuti di abuso sessuale sui minori.

Dettagli dell’operazione

L’operazione è stata coordinata dal centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online del servizio polizia postale di Roma. L’indagine è stata avviata grazie a una segnalazione al sito del commissariato di PS, che ha riscontrato la presenza, in alcune chat di un noto social network, di foto e video ritraenti abusi sessuali su minori. Le indagini condotte con l’ausilio di undercover hanno permesso di identificare i soggetti che si nascondevano dietro le false identità digitali utilizzate sulla piattaforma social per la realizzazione delle condotte illecite.

Risultati dell’indagine

L’operazione ha consentito il sequestro di numerosi dispositivi informatici sui quali sono stati rinvenuti video e immagini di abusi sui minori. Questa azione rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro gli abusi sui minori online, dimostrando l’efficacia delle segnalazioni e delle indagini condotte dalla polizia postale.

Nota: Matrice Digitale ha abolito l’uso della parola Pedopornografia che normalizza filmati di abuso sui minori nell’immaginario collettivo. La pornografia è ben altra cosa, la pedopornografia non esiste.

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