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Dai social media e siti di incontri: Europol libera 25 donne da un giro di prostituzione

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La polizia francese e spagnola ha smantellato un giro di traffico di esseri umani che prendeva di mira donne sudamericane vulnerabili in Europa per costringerle a prostituirsi, ha detto Europol in un comunicato stampa.

I 13 arrestati, sospettati di essere membri della rete criminale la maggior parte dei quali sono cittadini spagnoli con sede nella città francese di Nantes avevano sfruttato vittime femminili, principalmente dalla Colombia. Il gruppo criminale era stato operativo in Spagna e Francia e impiegava una serie di campagne pubblicitarie online per attirare le donne prima di costringerle alla prostituzione e ad altri servizi sessuali.

Le autorità hanno identificato 25 vittime, secondo Europol, tra cui otto donne colombiane che sono state sfruttate sessualmente su siti di incontri e pubblicizzate sui social media, secondo l’indagine della polizia nazionale spagnola.

I profitti del lavoro delle donne sarebbero stati poi riciclati attraverso vari affari in contanti come bar, club e proprietà immobiliari. Secondo la polizia nazionale spagnola, due proprietà collegate al gruppo si trovavano a Oviedo e Saragozza.

Le vittime venivano prese di mira in Sud America e inviate in Spagna dove il gruppo criminale le prelevava e le trasferiva in una piccola città – Roche-sur-Yon – in Francia.

Europol ha iniziato a indagare sul gruppo nel gennaio 2021.

Alla fine, la polizia ha condotto 13 perquisizioni domiciliari in Francia e Spagna, e ha sequestrato diversi oggetti tra cui due proprietà immobiliari del valore di 340.000 euro (370.000 dollari), 53.000 euro (57.000 dollari) in vari conti bancari, 300.000 euro (327.000 dollari) in contanti e più di 70 telefoni cellulari.

I sospetti arrestati sono accusati di appartenere a un’organizzazione criminale, traffico di esseri umani e reati legati alla prostituzione.

Negli ultimi anni, il traffico di esseri umani in Europa è stato in aumento, con gruppi criminali che hanno aumentato la loro sofisticazione nell’attirare le vittime nello sfruttamento sessuale.

A marzo, un’operazione internazionale contro una rete di traffico sessuale che operava in varie destinazioni turistiche europee ha portato all’arresto di sette sospetti e all’identificazione di 32 vittime, prevalentemente di nazionalità rumena.

Un metodo comune usato dai trafficanti è il cosiddetto schema “Lover Boy” che prende di mira donne in situazioni sociali o economiche difficili. Sono attirate dai criminali con regali costosi e la promessa di una vita migliore all’estero. Tuttavia, invece di romanticismo e nuove opportunità, si ritrovano intrappolate e costrette a prostituirsi.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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