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Sicurezza Informatica

Davos 2023, al WEF si cerca una risposta globale alla “tempesta informatica” in arrivo

Tempo di lettura: 3 minuti. Aumento delle preoccupazioni per la cybersicurezza: In un sondaggio del Forum, il 91% degli intervistati ha dichiarato di ritenere almeno in parte probabile un evento informatico catastrofico nei prossimi due anni.

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La sicurezza informatica è stata uno dei principali argomenti di discussione dell’incontro annuale del World Economic Forum 2023 a Davos, in Svizzera. Gli esperti hanno avvertito che i cyberattacchi sono sempre più sofisticati e frequenti. “Si tratta di una minaccia globale che richiede una risposta globale”, ha dichiarato Jürgen Stock, Segretario generale di INTERPOL. Mentre l’instabilità economica e geopolitica si riversa sul nuovo anno, gli esperti prevedono che il 2023 sarà un anno cruciale per la sicurezza informatica. Gli sviluppi, secondo loro, includeranno un panorama di minacce più ampio e attacchi informatici sempre più sofisticati. “C’è una tempesta informatica in atto”, ha dichiarato Sadie Creese, professore di sicurezza informatica presso l’Università di Oxford, durante un’intervista al World Economic Forum Annual Meeting 2023 di Davos, in Svizzera. “Questa tempesta si sta preparando ed è davvero difficile prevedere quanto sarà grave”.

Sono già in aumento i cyberattacchi come il phishing, il ransomware e gli attacchi DDoS (Distributed Denial of Service). Cloudflare, un’importante azienda statunitense di cybersicurezza che fornisce servizi di protezione a oltre il 30% delle aziende Fortune 500, ha rilevato che gli attacchi DDoS – che consistono nel sovraccaricare un server con un’ondata di traffico per interrompere una rete o una pagina web – sono aumentati lo scorso anno del 79% rispetto all’anno precedente. Matthew Prince, CEO di Cloudflare, ha dichiarato durante l’incontro annuale: “C’è stata un’enorme insicurezza in tutto il mondo”. “Penso che il 2023 sarà un anno intenso in termini di attacchi informatici”.

Cybersecurity: una minaccia globale che richiede una risposta globale

Si teme inoltre che i governi aumentino il loro sostegno o il loro coinvolgimento diretto in operazioni informatiche dirompenti. Ciò include, in particolare, le attività informatiche nefaste condotte da Paesi come la Russia e la Corea del Nord. “Si tratta di una minaccia globale che richiede una risposta globale e un’azione rafforzata e coordinata”, ha dichiarato a Davos Jürgen Stock, Segretario Generale dell’Organizzazione Internazionale di Polizia Criminale (INTERPOL). “La chiave per vincere la battaglia contro la criminalità informatica è, ovviamente, lavorare insieme per renderla una priorità al di là delle linee di frattura geopolitiche”. Jürgen Stock, Segretario Generale di INTERPOL, chiede una risposta globale per affrontare la cybersicurezza, a Davos 2023. L’incontro annuale 2023 ha coinciso con la pubblicazione del Global Cybersecurity Outlook 2023 del Forum. Il rapporto ha rilevato che i leader aziendali sono molto più consapevoli della minaccia informatica rispetto all’anno precedente. Infatti, il 91% degli intervistati ha dichiarato di ritenere almeno in parte probabile un evento informatico di vasta portata e catastrofico nei prossimi due anni. Tuttavia, il rapporto conclude che le organizzazioni continuano ad affrontare sfide significative quando si tratta di affrontare efficacemente i problemi informatici. Il rapporto rileva inoltre che i potenziali obiettivi dei cyberattacchi sono in aumento. Oggi, i bersagli non sono solo le agenzie governative o le grandi aziende, ma in gran parte tutte le organizzazioni che gestiscono i dati dei consumatori, anche se di piccole dimensioni. “Dobbiamo accettare il fatto che si tratta di resilienza informatica”, ha dichiarato Creese. “Non esiste una sicurezza al cento per cento. Si tratta di resilienza di fronte all’insicurezza”. “Secondo gli esperti, nel 2023 anche i consumatori dovranno aumentare la loro consapevolezza in materia di sicurezza informatica. L’esigenza è particolarmente sentita se si considera che sempre più prodotti di uso quotidiano, dall’automobile alla macchina del caffè, sono connessi a Internet.

Con l’aumentare del numero di cose connesse a Internet aumentano i rischi”, ha dichiarato Matthew Prince, CEO di Cloudflare.

Tuttavia, oltre all’espansione del panorama delle minacce, anche le difese di sicurezza informatica stanno aumentando in termini di portata e sofisticazione. Tra queste c’è il cosiddetto approccio Zero Trust alla cybersecurity, che crea una struttura che elimina la fiducia implicita e garantisce che qualsiasi utente, anche quelli che dovrebbero essere all’interno della rete di un’organizzazione, sia autenticato e convalidato in ogni momento. “È molto importante per noi costruire la cybersicurezza nella rete stessa”, ha detto Prince. Se riusciamo a fare in modo che la caffettiera non debba essere sicura, possiamo semplicemente dire che la rete è sicura”.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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