L’Ufficio per il Controllo degli Attivi Esteri (OFAC) del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha imposto sanzioni a un operatore di criptovalute presumibilmente collegato al gruppo militante palestinese Hamas.
Dettagli delle sanzioni
In una comunicazione del 18 ottobre, l’OFAC ha annunciato sanzioni per gli operatori e i facilitatori finanziari di Hamas in seguito all’attacco del gruppo a Israele. Tra le entità aggiunte alla lista OFAC dei cittadini specialmente designati figura una “piattaforma di cambio di valuta virtuale con sede a Gaza e il suo operatore”, con un indirizzo di portafoglio Bitcoin. Secondo il Dipartimento del Tesoro, le sanzioni mirano a “eliminare le fonti di reddito di Hamas” a seguito di un attacco del 7 ottobre che ha causato la morte di molti israeliani. La piattaforma di cambio digitale, denominata Buy Cash Money and Money Transfer Company, è gestita dal residente di Gaza Khan Yunis. Il Dipartimento del Tesoro sostiene che sia l’azienda che Yunis fossero “collegati ad Hamas”. Ahmed M.M. Alaqad, proprietario dell’azienda, è stato anch’esso incluso nelle sanzioni.
Dichiarazioni del Dipartimento del Tesoro
Janet Yellen, Segretario al Tesoro, ha dichiarato: “Continueremo a prendere tutte le misure necessarie per negare ai terroristi di Hamas la capacità di raccogliere e utilizzare fondi per compiere atrocità e terrorizzare il popolo di Israele. Ciò include l’imposizione di sanzioni e la collaborazione con alleati e partner per rintracciare, congelare e sequestrare eventuali beni legati ad Hamas nelle loro giurisdizioni.”
Ulteriori informazioni
La società di analisi blockchain Elliptic ha riferito il 18 ottobre che diversi gruppi terroristici hanno utilizzato la società di trasferimento di denaro, con oltre 25 milioni di dollari in BTC e Tether che sono passati attraverso l’azienda dal 2015. Oltre ad Hamas, le entità presumibilmente collegate alla società comprendevano un affiliato di al-Qaeda e ISIS.
Azioni precedenti del Tesoro USA
Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha spesso utilizzato le sanzioni come strumento per indebolire il sostegno finanziario a entità ritenute coinvolte in attività terroristiche o illecite. Il 3 ottobre, il Tesoro ha annunciato sanzioni contro portafogli cripto legati a produttori chimici con sede in Cina in parallelo a un’incriminazione del Dipartimento di Giustizia per la produzione del farmaco fentanyl.