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Sicurezza Informatica

Tutto ciò che devi sapere sulla Direttiva NIS2 e quali obblighi prevede

Tempo di lettura: 2 minuti. Scopri come adeguarsi ai nuovi obblighi di cybersicurezza introdotti dalla Direttiva NIS2 dell’UE contro le minacce informatiche.

Tempo di lettura: 2 minuti.

La Direttiva NIS2, entrata in vigore il 16 gennaio 2023, rappresenta un’evoluzione significativa rispetto alla precedente Direttiva NIS, mirando a rafforzare la resilienza e la risposta alle minacce informatiche a livello europeo. Con un aumento del 60% degli attacchi informatici negli ultimi cinque anni e l’80% di questi che hanno avuto impatti gravi o molto gravi, la Direttiva NIS2 si pone come una risposta necessaria a un contesto di sicurezza sempre più complesso e minaccioso.

La NIS2 amplia il perimetro di applicazione rispetto alla Direttiva precedente, introducendo le categorie di Soggetti Essenziali e Soggetti Importanti, e coinvolgendo un numero maggiore di settori ritenuti critici per il funzionamento della società europea. Questo cambiamento comporta che oltre 110.000 entità saranno direttamente coinvolte dalla Direttiva, estendendo significativamente la responsabilità in materia di cybersicurezza.

I settori interessati spaziano dall’energia ai trasporti, dal settore bancario alle infrastrutture dei mercati finanziari, dal settore sanitario all’acqua potabile, includendo anche le nuove aggiunte come la Pubblica Amministrazione e le infrastrutture digitali.

Gli obblighi imposti dalla Direttiva riguardano la governance della cybersicurezza, l’adozione di misure per la gestione dei rischi, inclusa la sicurezza della catena di approvvigionamento, la gestione della continuità operativa e la segnalazione degli incidenti. Questi requisiti si estendono a tutti i soggetti in perimetro, indipendentemente dalle loro dimensioni o settore di appartenenza, e mirano a garantire un livello elevato e uniforme di sicurezza delle reti e delle informazioni in tutta l’UE.

Le sanzioni previste in caso di inadempienza sono severe, con multe che possono raggiungere i 10 milioni di euro o il 2% del fatturato mondiale annuo per le entità essenziali, e fino a 7 milioni di euro o l’1,4% del fatturato per i soggetti importanti.

Per prepararsi adeguatamente alla Direttiva NIS2, le organizzazioni dovrebbero iniziare a valutare la propria conformità ai nuovi requisiti, pianificare le azioni di adeguamento necessarie e considerare gli impatti sulla catena di fornitura. Un’azione tempestiva ed efficace è fondamentale per ridurre i rischi e garantire la resilienza in un panorama di minacce cyber in continua evoluzione.

I punti chiave della Direttiva NIS2 includono:

  • Miglioramento della Sicurezza delle Catene di Approvvigionamento: La NIS2 mira a incrementare la sicurezza delle catene di approvvigionamento, riconoscendo la crescente interdipendenza tra le aziende e la necessità di una robusta protezione da un capo all’altro della catena.
  • Semplificazione degli Obblighi di Segnalazione: La nuova legislazione cerca di rendere più semplici le procedure di segnalazione per le organizzazioni, al fine di facilitare la condivisione tempestiva delle informazioni su incidenti e minacce.
  • Misure e Sanzioni Più Rigide: La NIS2 introduce misure di enforcement più severe in tutta Europa, sottolineando l’importanza di una solida cybersecurity e la serietà con cui le violazioni saranno trattate.

Per le organizzazioni, diventa cruciale prepararsi e dimostrare che la conformità alla NIS2 è presa sul serio, con azioni adeguate intraprese prima della scadenza di ottobre.

La NIS2 estende i requisiti di sicurezza della NIS e amplia il campo di applicazione delle organizzazioni e dei settori interessati. Più di 160.000 aziende saranno colpite e la mancata conformità potrebbe comportare multe fino a €10 milioni.

Qui il testo completo

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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