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Sicurezza Informatica

Dispositivo di localizzazione cinese nascosto in un’auto del governo britannico

Tempo di lettura: < 1 minuto. Le auto sono utilizzate per trasportare ministri e diplomatici del governo.

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Un dispositivo di localizzazione cinese nascosto sarebbe stato scoperto in un’auto del governo britannico, causando timori per la sicurezza nazionale. Secondo una notizia riportata dall’i, il dispositivo è stato trovato dopo che i funzionari dell’intelligence hanno smontato i veicoli in risposta alle crescenti paure per i programmi di spionaggio.

Una fonte ha dichiarato che “il dispositivo di geolocalizzazione è stato inserito in un veicolo all’interno di una parte sigillata importata da un fornitore in Cina e installata dal produttore del veicolo”. Una fonte di sicurezza in servizio ha rivelato che una scheda SIM in grado di trasmettere i dati di localizzazione è stata scoperta durante un’ispezione di veicoli governativi e diplomatici che ha portato alla luce “cose inquietanti”. Tuttavia, i funzionari cinesi hanno respinto le rivelazioni come “infondate e semplici voci”, aggiungendo: “Ci opponiamo fermamente alle manipolazioni politiche sulla normale cooperazione economica e commerciale o a qualsiasi diffamazione delle imprese cinesi”. Secondo due fonti di intelligence, i funzionari hanno smontato i veicoli del governo britannico e li hanno sottoposti a un’accurata ricerca di SIM cinesi per aumentare la difesa del Regno Unito contro lo spionaggio da parte di Stati ostili.

Un ufficiale dei servizi segreti in servizio ha dichiarato che almeno una scheda SIM segreta è stata trovata durante le perquisizioni. Il rapporto aggiungeva: “Durante le perquisizioni sono state trovate schede di questo tipo in grado di tracciare gli spostamenti dei veicoli e di inviare dati ai fornitori statali in Cina”. L’ufficiale ha detto a i che le auto sono state “smontate chirurgicamente fino all’ultimo dado e bullone” dagli operatori dell’intelligence e sono state trovate “cose piuttosto inquietanti”.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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