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Sicurezza Informatica

57 uomini arrestati per possesso e condivisioni di oltre 100.000 contenuti di abuso sessuale su minori

Tempo di lettura: 3 minuti. L’Europol esegue un’operazione internazionale arrestando 57 persone per possesso e scambio di 100.000 contenuti di CSAM

Tempo di lettura: 3 minuti.

Sulla base delle tecniche investigative condivise e acquisite in un seminario formativo sostenuto da Europol, 57 uomini sospettati di possedere e condividere rappresentazioni di abusi sessuali su minori sono stati arrestati e diversi bambini sono stati salvaguardati da abusi fisici o potenziali.

La formazione e l’azione che ne è seguita, organizzata nell’ambito dell’EMPACT, si sono tenute nel settembre 2023 e i dettagli possono essere resi noti solo ora. La Danimarca ha ospitato funzionari delle forze dell’ordine provenienti da 27 Paesi europei per un corso di formazione su come indagare sulle immagini di abusi sessuali su minori distribuite tramite reti di condivisione di file.

Gli agenti hanno imparato a condurre indagini mirate contro gli autori sospettati di aver abusato dei propri figli o comunque di possedere e distribuire materiale che ritrae abusi sessuali su minori. Durante l’azione sono stati sequestrati oltre 100.000 file illegali. Poiché l’esame forense dei dispositivi digitali sequestrati è ancora in corso, gli investigatori stimano che in totale saranno trovate e confiscate più di un milione di immagini e video.

La formazione è stata tenuta da investigatori esperti e si è concentrata su come le varie reti di file-sharing possono essere utilizzate per cercare gli autori che possiedono e distribuiscono materiale che ritrae abusi sessuali su minori. Un altro obiettivo era quello di scoprire se gli autori fossero in possesso di materiale testuale, come manuali di pedofilia sull’adescamento o sull’abuso sessuale di minori.

Sospetti di ogni estrazione sociale

Gli uomini arrestati in questa azione per aver scaricato e diffuso materiale pedopornografico utilizzando reti peer-to-peer (P2P) provengono da tutti i ceti sociali. Di età compresa tra i 23 e i 72 anni, gli autori hanno in media 49 anni. Quattro degli indagati sono insegnanti di scuola e uno lavora con bambini disabili, il che rende ancora più significativo il successo dell’azione di contrasto.

Europol classifica come obiettivi ad alto valore gli autori che possiedono o distribuiscono materiale che raffigura abusi sessuali su minori e contemporaneamente possiedono manuali su come commettere abusi sessuali. Si presume che siano i più propensi ad abusare fisicamente dei bambini. Le 57 indagini nazionali sui reati commessi dalle persone arrestate saranno anche un punto di partenza per ulteriori azioni di contrasto, con ulteriori arresti e sequestri previsti in tutta Europa. Europol ha facilitato lo scambio di informazioni tra tutti i Paesi coinvolti e ha ulteriormente migliorato il quadro operativo effettuando controlli incrociati sui dati sequestrati e fornendo pacchetti di intelligence per continuare il lavoro investigativo.

Salvaguardia delle vittime potenziali e reali

L’obiettivo strategico generale di operazioni come questa è eliminare il rischio che i bambini subiscano abusi sessuali. Ogni bambino conta, e per ogni bambino salvato questo significa un mondo di differenza. Alcuni dei sospetti arrestati avevano accesso diretto ai bambini attraverso la loro professione, mentre dieci sospetti hanno figli propri. Almeno un bambino è stato salvato da abusi fisici in corso, mentre gli altri bambini possono considerarsi salvaguardati da potenziali abusi.

Campagne di sensibilizzazione delle forze dell’ordine

Le forze dell’ordine europee, in collaborazione con i partner interessati tramite EMPACT, si concentrano sulla lotta alla distribuzione e al possesso di materiale di abuso sulle reti di condivisione di file. Attraverso l’iniziativa Police2Peer, i file che appaiono come materiale pedopornografico vengono messi a disposizione di chi li cerca, dissipando l’illusione della “sicurezza numerica” sulle reti peer-to-peer. Questi file, sebbene sembrino contenere contenuti illeciti, sono chiari avvertimenti o presentano funzionari di polizia dei Paesi partner, sottolineando che gli utenti che condividono materiale di abuso non sono né sicuri né irrintracciabili. Inoltre, la campagna di prevenzione “Say No!” di Europol, diffusa in più di 30 Paesi, educa genitori, bambini e insegnanti sui rischi online e fornisce indicazioni sulle misure di segnalazione e prevenzione.

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