Categorie
Sicurezza Informatica

Europol: trattative condivisione dati con forze di polizia violente richiedono garanzie per la protezione

Tempo di lettura: 2 minuti. Le proposte di accordi di condivisione dei dati tra Europol e cinque Stati dell’America Centrale e del Sud devono essere accompagnate da garanzie esplicite per salvaguardare i diritti fondamentali.

Tempo di lettura: 2 minuti.

Secondo il supervisore europeo per la protezione dei dati, gli accordi proposti per la condivisione dei dati tra Europol e cinque stati dell’America Centrale e del Sud, noti per la violenza e la tortura delle loro forze di polizia, necessitano di garanzie esplicite per il rispetto dei diritti fondamentali. Tale questione è stata sollevata all’inizio di maggio.

Nuovi Accordi in Discussione

Il Consiglio dell’UE si appresta ad autorizzare l’apertura di negoziati tra la Commissione Europea e Brasile, Bolivia, Messico e Perù per accordi che permetterebbero lo scambio di dati personali tra Europol e le autorità di law enforcement di questi stati.

Il Supervisore Europeo per la Protezione dei Dati ha richiesto maggiore chiarezza e ulteriori garanzie specifiche nei progetti di accordo. Ciò include la richiesta alla Commissione di “prestare particolare attenzione durante le negoziazioni alla direttiva 3(k) riguardante la supervisione da parte di enti pubblici indipendenti responsabili dei dati”, e la richiesta di esclusione esplicita di “trasferimenti di dati personali ottenuti in palese violazione dei diritti umani”.

Brutalità Poliziesche e Violazione dei Diritti Umani

Data la brutale reputazione delle forze di polizia degli stati con i quali saranno stipulati gli accordi, risolvere questo mistero è un compito urgente. Per esempio, un sondaggio condotto su quasi 52.000 persone in Messico tra il 2006 e il 2016 ha rilevato che “solo circa il 10 percento dei casi di tortura da parte della polizia viene segnalato in Messico, mentre quasi 8 detenuti su 10 subiscono qualche forma di violenza o maltrattamenti da parte della polizia”.

Nel 2022, Human Rights Watch ha citato dati compilati dal Forum brasiliano per la sicurezza pubblica, un’ONG, che ha rilevato: “La polizia ha ucciso più di 6.400 persone nel 2020 – l’ultimo anno per cui sono disponibili dati – il numero più alto di ogni anno registrato.” Il rapporto sottolinea: “Circa l’80 percento delle vittime erano nere.”

Ulteriori Garanzie

Le raccomandazioni del Supervisore Europeo per la Protezione dei Dati sostengono che i nuovi accordi con Europol dovrebbero includere dichiarazioni esplicite che stabiliscono quali reati penali sono coperti, revisioni periodiche della necessità di conservazione continua dei dati personali, garanzie più rigorose per le forme particolarmente sensibili di dati personali, divieti sulla decisione automatizzata sui dati scambiati, e regole dettagliate sulle informazioni che dovrebbero essere rese disponibili ai soggetti interessati.

Pronto a supportare l'informazione libera?

Iscriviti alla nostra newsletter // Seguici gratuitamente su Google News
Exit mobile version